Quora ha lanciato Poe, un innovativo aggregatore di chatbot multi-AI, nel 2022, consolidando una presenza forte nel mercato. Attraverso Poe, gli utenti hanno la possibilità di interagire con diversi Large Language Models (LLM) tra cui GPT-3.5/4 di OpenAI, Claude di Anthropic, PaLM 2 di Google e Llama 2 di Meta, tutto sotto una sola piattaforma.
Da aprile, Poe ha invitato sia individui che entità aziendali a sviluppare e integrare i propri chatbot sulla sua piattaforma, utilizzando questi modelli avanzati.
Recentemente, Poe ha introdotto una strategia di monetizzazione, offrendo ai creatori una modalità per lucrare dalle loro soluzioni chatbot attraverso l’app. Adam D’Angelo, CEO di Quora, ha esposto la visione dietro tale iniziativa, sottolineando l’obiettivo di Poe di ampliare il panorama di applicazioni IA e favorire un ecosistema IA rigoglioso. La piattaforma mira a incentivare gli sviluppatori a offrire servizi unici, arricchendo le opzioni disponibili per gli utenti.
D’Angelo ha evidenziato l’importanza di abbattere le barriere finanziarie, sottolineando i costi sostenuti da Poe nel collaborare con giganti come OpenAI, Anthropic e Google. L’introduzione di un modello basato sulla condivisione delle entrate è una soluzione per gestire tali spese, dando una parte delle entrate di Poe ai creatori di chatbot per coprire i costi di sviluppo.
La monetizzazione si manifesta in due modi: una quota delle entrate derivanti dall’abbonamento mensile di Poe e un sistema di pagamento per messaggio per ogni interazione chatbot. Questa struttura flessibile non solo beneficia gli sviluppatori, ma incoraggia anche una crescita sostenibile.
Con un’API aperta, Poe accoglie l’innovazione. D’Angelo ha citato l’esempio di Fireworks.ai, che ha sviluppato il modello Mistral. Il CEO ha paragonato Poe ai browser web, indicando come la tecnologia possa rivoluzionare settori e livellare il campo di gioco.
Nel panorama della conversazione IA, D’Angelo vede Poe come un catalizzatore. Mentre le grandi aziende continueranno a fare progressi nella ricerca, Poe vuole elevare anche gli sviluppatori di nicchia. L’obiettivo finale è promuovere l’innovazione in tutto lo spettro dell’IA conversazionale, garantendo una varietà di esperienze agli utenti.
In conclusione, D’Angelo ha sottolineato l’importanza di non diventare un ostacolo nella rapida evoluzione dell’industria, sottolineando l’importanza degli strumenti offerti da Poe per garantire progressi costanti nel campo.