Quasi un anno fa, Mustafa Suleyman, uno dei fondatori di DeepMind, prevedeva che l’era dell’intelligenza artificiale generativa sarebbe stata presto sostituita da qualcosa di più interattivo: sistemi in grado di compiere azioni interagendo con software e persone. Oggi, questa visione sta diventando realtà con lo sviluppo del nuovo sistema operativo basato sull’intelligenza artificiale di Rabbit AI, chiamato R1. Questo sistema ha dimostrato di poter monitorare e imitare le interazioni umane con le applicazioni. Al centro di R1 c’è il Large Action Model (LAM), un assistente AI avanzato in grado di comprendere le intenzioni degli utenti ed eseguire azioni al loro posto. Questo articolo esplora i dettagli dei LAM, come differiscono dai tradizionali modelli LLM (Large Language Model), presenta il sistema R1 di Rabbit AI e discute del modo in cui Apple sta adottando un approccio simile ai LAM. Vengono anche esaminati i possibili utilizzi dei LAM e le sfide che devono affrontare.
Un LAM è un agente AI avanzato progettato per capire le intenzioni umane ed eseguire azioni specifiche. Questi modelli sono bravi a capire i bisogni umani, pianificare attività complesse e interagire con varie applicazioni o persone per raggiungere i propri obiettivi. A differenza dei tradizionali modelli LLM, che si concentrano principalmente sul linguaggio, i LAM possono eseguire azioni reali come prenotare viaggi o gestire email. Utilizzano un mix di programmazione simbolica e reti neurali per ragionare e riconoscere schemi, permettendo loro di affrontare una vasta gamma di compiti.
Il Rabbit R1 è un esempio pratico di LAM. Questo dispositivo AI può gestire diverse applicazioni attraverso un’unica interfaccia intuitiva, semplificando attività come la gestione della musica o la prenotazione di trasporti. Il cuore di R1 è il LAM, che è stato addestrato osservando le interazioni umane con app popolari. Questo addestramento consente a R1 di adattarsi continuamente e automatizzare nuove attività.
Anche Apple sta esplorando tecnologie simili ai LAM per migliorare Siri. Questo indica un futuro in cui gli assistenti digitali saranno più intuitivi e reattivi alle esigenze degli utenti. I LAM hanno il potenziale per trasformare vari settori, migliorando il servizio clienti, l’assistenza sanitaria e le operazioni finanziarie. Tuttavia, ci sono sfide da affrontare, come la sicurezza dei dati e le questioni etiche. Affrontare queste sfide è cruciale per sfruttare appieno il potenziale dei LAM e garantire un futuro responsabile nell’intelligenza artificiale.