Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente espresso fiducia nello sviluppo dell’intelligenza artificiale generale (AGI), prevedendo che gli agenti di IA potrebbero integrarsi nella forza lavoro entro il 2025.
In un post sul suo blog personale, Altman ha dichiarato: “Crediamo che, nel 2025, potremmo vedere i primi agenti di IA unirsi alla forza lavoro e cambiare materialmente la produttività delle aziende”. Ha inoltre sottolineato la fiducia di OpenAI nelle metodologie necessarie per costruire un’AGI come tradizionalmente intesa, evidenziando il potenziale di queste tecnologie nel potenziare le capacità umane.
Altman ha rivelato che OpenAI sta orientando la sua attenzione oltre l’AGI, verso lo sviluppo della superintelligenza, che potrebbe rivoluzionare la scoperta scientifica e l’innovazione. Ha descritto gli strumenti superintelligenti come capaci di svolgere compiti ben oltre le capacità umane, potenzialmente conducendo a livelli di abbondanza e prosperità senza precedenti.
Secondo un accordo con Microsoft, OpenAI potrebbe dover generare 100 miliardi di dollari di profitti prima di poter dichiarare di aver raggiunto l’AGI. Questa definizione specifica pone un obiettivo finanziario significativo per l’azienda nel suo percorso verso l’intelligenza artificiale generale.
Altman ha accennato a progetti futuri, tra cui “Project Strawberry”, che mira a sviluppare agenti di IA capaci di condurre ricerche in modo autonomo, utilizzando un “agente che utilizza il computer” (CUA) per intraprendere azioni basate sui propri risultati. Inoltre, OpenAI sta collaborando con Jony Ive, ex chief design officer di Apple, su un progetto hardware segreto che potrebbe cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con l’IA.