NC AI ha annunciato il rilascio open source su Hugging Face del proprio modello di base per l’intelligenza artificiale verticale, segnando un passaggio rilevante nella strategia coreana sull’AI industriale. L’azienda, guidata dal CEO Lee Yeon-soo, ha reso pubblico il modello denominato Vacky, presentato ufficialmente durante la prima edizione dell’“Independent AI Foundation Model Project” tenutasi al COEX di Seul. La scelta dell’open source non è casuale, ma riflette la volontà di accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale in contesti produttivi reali, abbassando le barriere tecnologiche e infrastrutturali che spesso ne limitano la diffusione.
Vacky è un modello di grandi dimensioni, con 113 miliardi di parametri utilizzati nella fase di addestramento, ma introduce un approccio architetturale pensato per l’efficienza operativa. Grazie a una struttura di tipo Mixture of Experts, durante l’inferenza vengono attivati soltanto 11 miliardi di parametri. Questo significa che il modello riesce a mantenere prestazioni elevate riducendo in modo drastico il costo computazionale nel momento in cui viene effettivamente utilizzato. In un panorama in cui i grandi modelli linguistici sono spesso associati a un consumo energetico e hardware molto elevato, questa scelta rappresenta un elemento distintivo.
Un ruolo centrale in questa efficienza è svolto dalla tecnologia proprietaria di NC AI denominata Multi-Head Latent Attention. Attraverso questa soluzione, l’azienda è riuscita a ridurre l’utilizzo della memoria fino all’83% rispetto ai modelli tradizionali di pari scala. Il risultato è un sistema che può essere impiegato anche in ambienti industriali privi di infrastrutture GPU di fascia alta, aprendo la strada a implementazioni on-premise e a scenari in cui l’AI deve operare vicino ai dati, senza dipendere da grandi data center cloud.
La visione di NC AI non si limita però al solo modello linguistico. Vacky è stato concepito come parte di una soluzione di intelligenza artificiale fisica multiscala, che combina modelli leggeri installabili direttamente sul campo, i cosiddetti small LLM, con modelli di linguaggio visivo in grado di interpretare immagini e contesti complessi. Questo approccio consente di distribuire l’intelligenza su più livelli, adattandola alle esigenze operative di fabbriche, infrastrutture logistiche e sistemi critici, dove latenza, affidabilità e sicurezza sono fattori determinanti.
Per favorire l’adozione da parte delle imprese, NC AI ha inoltre sviluppato una piattaforma chiamata DomainOps. L’obiettivo è rendere possibile il fine-tuning e la messa in produzione dei modelli anche a organizzazioni che non dispongono di competenze avanzate in machine learning. DomainOps si propone come un ponte tra la complessità dei modelli di base e le esigenze concrete delle aziende, consentendo di adattare l’AI a domini specifici in modo più rapido e controllato.
Questa strategia si riflette nella costruzione di un ampio ecosistema di collaborazione. NC AI ha infatti dato vita a un consorzio che coinvolge 14 organizzazioni di ricerca tra industria e università, insieme a oltre 40 segmenti di clientela. Tra i partner figurano realtà come Lotte Innovate, POSCO DX, MBC e KAIST. All’interno di questo ecosistema sono attualmente in corso 28 progetti dimostrativi che spaziano dalla produzione industriale alla difesa, dalla logistica ai contenuti culturali.
Nel settore manifatturiero, NC AI sta collaborando con InterX per analizzare i dati di processo di un’azienda produttrice di componenti automobilistici, con l’obiettivo di ottimizzare le linee di produzione attraverso l’AI. Nel campo della difesa e della sicurezza, l’azienda ha avviato un progetto specifico in collaborazione con il Quartier Generale dell’Esercito della Corea del Sud, basato su un sistema on-premise che separa rigorosamente l’addestramento dei dati classificati da quelli generali, riducendo il rischio di fughe di informazioni sensibili.
Anche la distribuzione e la logistica rientrano tra le aree di applicazione prioritarie. NC AI sta valutando una collaborazione con Lotte Innovation per la realizzazione di una piattaforma DomainOps dedicata, mentre parallelamente lavora a un progetto di data sandbox finalizzato allo sviluppo di un sistema aeroportuale intelligente in stile coreano. Sul fronte dei contenuti culturali, la partnership con la Korea Creative Content Agency mira a creare un “AI Producer” capace di valorizzare documenti storici e archivi radiotelevisivi nazionali, dimostrando come l’intelligenza artificiale possa essere applicata anche alla conservazione e alla produzione culturale.
Nelle parole del CEO Lee Yeon-soo, NC AI non punta semplicemente a costruire modelli più grandi o più potenti, ma a mettere l’intelligenza artificiale al servizio della competitività industriale. L’esperienza maturata nel settore dei videogiochi, storicamente avanzato sul piano tecnologico, viene presentata come la base su cui costruire un nuovo motore di crescita per l’industria coreana. In questo senso, il rilascio open source di Backy rappresenta non solo un traguardo tecnico, ma anche una dichiarazione strategica sul ruolo che l’AI è destinata a svolgere nell’economia reale dei prossimi anni.
