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Dopo oltre quattro decenni dal film originale che ha ridefinito il rapporto tra cinema e tecnologia digitale, Tron: Ares si prepara a tornare al centro dell’attenzione degli appassionati di fantascienza con un nuovo capitolo che porta l’universo di Tron oltre i confini visivi del Grid per confrontarsi direttamente con la realtà umana. Il 7 gennaio il film sarà disponibile sulla piattaforma Disney+, dando così un’ulteriore possibilità di fruizione dopo l’uscita nelle sale nell’ottobre del 2025.

In questo terzo episodio, diretto da Joachim Rønning, la narrazione rompe con le dinamiche classiche della saga: se nei due capitoli precedenti – Tron del 1982 e Tron: Legacy del 2010 – erano gli esseri umani a entrare nel mondo virtuale, qui è un programma digitale, chiamato Ares, a fare il percorso inverso e a varcare la soglia tra universo digitale e mondo reale. Questo elemento, oltre a costituire il cuore dell’azione, rappresenta una riflessione cinematografica sul rapporto tra intelligenza artificiale e umanità, spingendo lo spettatore ad interrogarsi su cosa significhi incontrare per la prima volta una forma di A.I. dotata di sofisticate capacità cognitive.

Il film vede un cast di prim’ordine, con Jared Leto nel ruolo di Ares e la presenza di volti noti come Jeff Bridges, Greta Lee, Evan Peters e Jodie Turner-Smith. La colonna sonora originale è affidata ai Nine Inch Nails, che con il loro stile industriale e pulsante sostituiscono il leggendario duo Daft Punk, offrendo un’esperienza sonora intensa che si intreccia con il ritmo visivo del film e contribuisce a creare un’atmosfera oscura e tecnologica.

La scelta di puntare su un’intelligenza artificiale come protagonista riflette la volontà di esplorare un tema che va oltre l’azione pura, portando lo spettatore a confrontarsi con domande profonde sulla natura delle coscienze artificiali e sul loro possibile impatto nel mondo umano. Ares non è solo un programma: è l’emblema di un’incursione tecnologica verso ciò che fino ad ora è rimasto confinato al regno virtuale, sollevando interrogativi etici e narrativi che il cinema di fantascienza ama affrontare da tempo.

Questa inversione di prospettiva è ciò che distingue Tron: Ares dai suoi predecessori. Nel mondo di Tron la tecnologia non è più uno spazio lontano dove gli umani si avventurano per sfuggire alla realtà, ma diventa protagonista attiva di un confronto diretto con essa, un conflitto che porta in scena paure, potenzialità e incertezze legate all’ascesa dell’intelligenza artificiale avanzata nella nostra vita quotidiana.

Il film è stato realizzato con un budget consistente e nonostante le aspettative elevate ha ricevuto recensioni miste da parte della critica e del pubblico, con alcuni che lo considerano un esperimento visivo e narrativo interessante e altri che lo ritengono meno riuscito rispetto ai classici della saga. Tuttavia, Tron: Ares non manca di offire sequenze di azione ad alta intensità, effetti visivi sofisticati e un approccio moderno alla narrazione, elementi che lo rendono un capitolo degno di essere visto, anche riscoprendo i precedenti Tron e Tron: Legacy prima di immergersi nel nuovo episodio.

La disponibilità su Disney+ permette adesso anche a chi non ha avuto modo di vederlo al cinema di scoprirne i dettagli, apprezzare la colonna sonora inedita, e valutare personalmente come una saga ormai storica abbia saputo reinventarsi per portare sullo schermo una delle tematiche più attuali del nostro tempo: l’incontro tra umanità e intelligenza artificiale, in un mondo dove i confini tra digitale e reale diventano sempre più sfumati.

Di Fantasy