Jensen Huang, il CEO di NVIDIA, ha recentemente predetto che ci vorranno circa 5 anni per sviluppare l’AGI, l’Intelligenza Artificiale Generale, se si verificano determinate condizioni. Questa dichiarazione ha riacceso le discussioni sull’AGI, un argomento spesso dibattuto dagli esperti di intelligenza artificiale. Sebbene il momento esatto in cui raggiungeremo l’AGI sia una questione dibattuta, il suo aspetto e le sue funzionalità rimangono ancora incerti.
Durante il World Economic Forum di Davos, l’AGI è stata una delle principali tematiche di discussione, con molti che hanno espresso confusione su come apparirà e su come possiamo gestire responsabilmente questa tecnologia. Lila Ibrahim, Chief Operating Officer di Google DeepMind, ha sottolineato l’importanza di riflettere su questi aspetti anziché concentrarsi esclusivamente sul tempo necessario per raggiungere l’AGI.
Aiden Gomez, CEO e fondatore di Cohere, ha offerto una definizione di AGI, descrivendola come qualcosa di estremamente vago. Ha sottolineato la necessità di considerare non solo quanto tempo ci vorrà per sviluppare l’AGI, ma anche come si presenterà effettivamente.
Recentemente, l’ingegnere informatico Devin è stato rilasciato, suscitando confronti con l’AGI. Anche GPT-4 di OpenAI è stato paragonato all’AGI. Inoltre, i robot umanoidi sono stati considerati una possibile via per raggiungere l’AGI, con il lancio di NVIDIA GR00T che potrebbe aprire nuove prospettive in questo senso.
Anche se le persone continuano a discutere sui tempi per raggiungere l’AGI, nessuno ha una definizione chiara di cosa sia esattamente. Jensen Huang ha espresso cautela nel fornire una tempistica precisa, poiché mancano ancora definizioni e test conclusivi per l’AGI.
Mentre alcuni esperti ritengono che potremmo raggiungere l’AGI entro i prossimi 5 anni, altri sono più scettici e ritengono che ci vorrà molto più tempo. Inoltre, esistono divergenze sulle definizioni stesse di AGI, rendendo difficile prevedere con precisione quando potrebbe diventare una realtà.
Nonostante le incertezze sul futuro dell’AGI, rimane una sfida emozionante per la comunità scientifica. Speriamo che, indipendentemente dal tempo necessario per raggiungere l’AGI, siamo in grado di gestire responsabilmente questa tecnologia e di trarre vantaggio dai suoi molteplici benefici.