Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha fatto riferimento a un chatbot non identificato che è stato nominato “GPT-4.5”. Tuttavia, non è stato confermato se questo modello sia stato creato effettivamente da OpenAI.
Altman ha condiviso la sua opinione su un modello chiamato “gpt2-chatbot” tramite un post su Twitter. In un breve articolo intitolato “Ho un debole per gpt2”, Altman non ha confermato né smentito che OpenAI abbia sviluppato questo modello, suscitando così la curiosità del pubblico.
Molte persone hanno notato che il modello è contrassegnato come gpt2 anziché ‘GPT-2’. Questo ha portato all’interpretazione che possa essere un “GPT di seconda generazione”, anziché appartenere alla serie GPT esistente.
Alcuni utenti hanno espresso dispiacere per il fatto che il modello sia stato oscurato dalla rete a causa di un’elevata quantità di traffico.
Questo chatbot è diventato oggetto di discussione quando è apparso nella “Chatbot Arena”, un luogo in cui vengono valutati i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) sulla base delle valutazioni umane. Alcuni utenti hanno sostenuto che il modello ha prestazioni paragonabili o addirittura superiori a quelle di “GPT-4”.
Si è ipotizzato che il modello potesse essere stato creato da OpenAI, poiché, se interrogato, rispondeva con “LLM ChatGPT addestrato su OpenAI basato sull’architettura GPT-4”. Tuttavia, poiché potrebbe rispondere in modo impreciso a domande sulla sua identità, non c’è modo di confermarlo.
Esperti che lo hanno testato hanno ipotizzato che potesse essere un “GPT-4.5”, con prestazioni superiori in alcune aree rispetto a “GPT-4”, ma inferiori a quelle attese per “GPT-5”. Tuttavia, poiché il modello non è più disponibile online, ulteriori esperimenti non sono stati condotti.
OpenAI ha rifiutato di commentare, ma LMSYS, l’operatore della Chatbot Arena, ha annunciato che il modello verrà rimosso temporaneamente e messo offline, con la promessa di ulteriori sviluppi futuri. LMSYS è un’organizzazione collaborativa tra studenti e docenti di diverse università.