È stato segnalato che Google sta prendendo in considerazione la possibilità di introdurre un costo per l’uso della ricerca basata sull’intelligenza artificiale generativa (AI). Questo è dovuto al costo più elevato rispetto alla ricerca tradizionale, ma rimane incerto se questa ricerca tramite intelligenza artificiale sarà effettivamente efficace.
Secondo il Financial Times (FT), Google sta valutando la possibilità di addebitare una commissione per l’esperienza di “Search Generation Experience (SGE)”, attualmente in fase di test. Tuttavia, il metodo specifico per la fatturazione dei costi non è stato ancora definito.
Si prevede che la ricerca generata dall’intelligenza artificiale sarà disponibile solo per gli abbonati al piano “Google One AI Premium”, che richiede un abbonamento per utilizzare l’attuale chatbot “Gemini Advanced”. Attualmente, Google offre funzionalità AI avanzate solo agli abbonati premium di Gmail e Google Workspace.
Gli ingegneri stanno lavorando alla tecnologia necessaria per implementare questo servizio, ma la direzione aziendale non ha ancora preso una decisione definitiva su quando e se verrà lanciato.
Finora, Google ha finanziato i suoi servizi principalmente attraverso la pubblicità e ha offerto la ricerca ai consumatori gratuitamente. Tuttavia, l’elaborazione delle ricerche tramite intelligenza artificiale genera costi molto più alti rispetto alle ricerche tradizionali.
Inoltre, le ricerche basate sull’intelligenza artificiale potrebbero ridurre la domanda di annunci pubblicitari, poiché i chatbot possono fornire direttamente risposte senza indirizzare gli utenti ai siti web. Ciò potrebbe causare una diminuzione delle entrate pubblicitarie per Google.
Non è chiaro se la ricerca basata sull’intelligenza artificiale possa sostituire o integrare la ricerca tradizionale. Anche se Google sta sperimentando SGE da 11 mesi, è stata criticata per la sua minore accuratezza rispetto alle ricerche tradizionali.
Anche Microsoft ha tentato una mossa simile lo scorso anno con “Bing Search”, utilizzando “ChatGPT” di OpenAI, ma senza successo nel rubare quote di mercato a Google.
Se Google decidesse di addebitare per le ricerche basate sull’intelligenza artificiale, sarebbe la prima volta che introduce una politica a pagamento per la ricerca. Tuttavia, sembra che non intenda toccare le ricerche esistenti che mostrano annunci pubblicitari. Se questa iniziativa sarà attuata, la ricerca tradizionale e quella basata sull’intelligenza artificiale generata saranno separate.
In una dichiarazione ufficiale, Google ha chiarito: “Non stiamo attualmente pianificando di rimuovere la pubblicità dalle ricerche” e “Continueremo a sviluppare nuove funzionalità e servizi premium per migliorare l’esperienza dei nostri abbonati AI”.