Microsoft ha annunciato una nuova funzionalità per il suo motore di ricerca Bing: la ricerca generativa basata su intelligenza artificiale (AI). Questo aggiornamento arriva un anno e due mesi dopo l’integrazione di GPT-4 con Bing, avvenuta nel maggio dell’anno scorso, e sembra essere una risposta alla “Panoramica AI” di Google.
La nuova “ricerca generativa di Bing” è stata presentata attraverso il blog ufficiale di Microsoft. Al momento, è disponibile solo per un numero ristretto di utenti e combina il modello linguistico GPT-4 con altre tecnologie per migliorare l’accuratezza e la qualità dei risultati di ricerca. Questo sistema utilizza sia modelli di linguaggio ampi (LLM) che modelli più piccoli (sLM) per comprendere meglio le query degli utenti e analizzare milioni di fonti online, offrendo riepiloghi e informazioni utili.
Il nuovo sistema di ricerca di Bing è simile alla “Panoramica AI” di Google, mostrando collegamenti e fonti insieme a spiegazioni generate dall’intelligenza artificiale.
Tuttavia, Microsoft non ha specificato quali modelli esatti siano stati combinati e non ha indicato una data precisa per il lancio ufficiale del servizio. Hanno dichiarato: “Questo è un passo importante nell’evoluzione della ricerca su Bing e siamo interessati a ricevere feedback mentre continuiamo a sviluppare questa esperienza.”
Microsoft ha aggiunto che il lancio sarà graduale, con il tempo dedicato a raccogliere feedback e a testare il servizio per garantire un’ottima esperienza utente. “Non vediamo l’ora di fornire ulteriori aggiornamenti nei prossimi mesi,” hanno detto.
L’analisi suggerisce che questo rilancio di Bing è una risposta diretta alle innovazioni nel campo dell’AI da parte di Google. Microsoft ha riconosciuto le critiche ricevute in passato per le risposte errate della ricerca basata su AI e ha lavorato per migliorare la precisione dei risultati. Inoltre, hanno osservato che le nuove tecnologie non dovrebbero ridurre il traffico verso i siti web. “Stiamo monitorando attentamente l’impatto della ricerca generativa sul traffico web,” ha spiegato Microsoft. “I dati preliminari mostrano che la ricerca generativa mantiene i clic sui siti web e supporta un ecosistema online sano.”