Questa è una settimana importante per Mustafa Suleyman, recentemente insediatosi come capo della divisione AI di Microsoft. Tutto gli occhi sono puntati su di lui mentre si prepara a partecipare alla conferenza degli sviluppatori Build dell’azienda. Con OpenAI e Google che hanno annunciato nuove innovazioni nell’intelligenza artificiale, tutti si chiedono come Microsoft risponderà.
Prima della Build, Suleyman si è seduto con Frank Shaw, Chief Communications Officer di Microsoft, per discutere di vari aspetti dell’intelligenza artificiale.
Uno dei punti focali della conferenza Build è l’evoluzione di Copilot, il sostituto di Cortana di Microsoft che è stato integrato in vari prodotti aziendali come Microsoft Teams, GitHub, Power Pages, Microsoft 365 e Windows. Suleyman è sorpreso non tanto dall’integrazione di Copilot, ma dal modo in cui altre aziende lo stanno adottando come standard per gli assistenti AI.
Suleyman descrive Copilot come un “nome sicuro” che rappresenta un’IA che sarà sempre presente, aiutandoci nella vita quotidiana. Questo segna un cambiamento significativo, poiché ci stiamo muovendo verso esperienze più dinamiche e interattive.
Quando si parla di intelligenza artificiale, di solito si evidenziano due prospettive: coloro che sono entusiasti del suo progresso e coloro che esprimono preoccupazioni sul suo impatto sulla società. Suleyman suggerisce che invece di concentrarsi solo sulla sicurezza ed etica, dovremmo infondere l’intelligenza emotiva nell’IA, creando così un’esperienza più umana.
Suleyman ha una lunga storia nell’intelligenza artificiale, avendo co-fondato DeepMind prima che fosse acquisita da Google nel 2014. Ciò che lo guida è il desiderio di rendere l’accesso a conoscenze di alta qualità praticamente gratuito e di incoraggiare la gentilezza e il sostegno.
Infine, Suleyman immagina un futuro in cui l’IA sosterrà l’umanità, affrontando le sfide sociali come il cambiamento climatico e migliorando la qualità della vita. Questa visione riflette la direzione in cui si sta dirigendo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.