La quantistica si prospetta come la prossima grande frontiera dell’informatica, ma affronta ancora diverse sfide da superare. Nvidia ha lanciato Quantum Cloud, un servizio che permette agli utenti di sperimentare con algoritmi e applicazioni quantistici nel cloud. Basato sulla piattaforma open source CUDA-Q, utilizzata da molte aziende che implementano unità di elaborazione quantistica (QPU), Quantum Cloud mira ad accelerare l’esplorazione scientifica in questo ambito.
Le sue capacità includono il Generative Quantum Eigensolver, sviluppato in collaborazione con l’Università di Toronto, che sfrutta modelli di linguaggio di grandi dimensioni per accelerare la scoperta dell’energia dello stato fondamentale delle molecole. Inoltre, ci sono strumenti come QC Ware Promethium, per la simulazione molecolare, e l’integrazione di Classiq con CUDA-Q, che facilita la generazione e l’analisi di circuiti quantistici complessi.
Nvidia cerca di abbattere le barriere all’uso dell’informatica quantistica, collaborando con 160 partner nel settore e integrando Quantum Cloud con servizi di grandi aziende come Google Cloud, Microsoft Azure e altri. L’azienda sta anche lavorando con università per formare la prossima generazione di informatici quantistici.
Il supporto della ricerca quantistica si estende a progetti in tutto il mondo, tra cui l’integrazione di Promethium di QC Ware con Quantum Cloud, progetti presso istituti di ricerca come l’ABCI-Q in Giappone e implementazioni di CUDA Quantum in vari contesti, come supercomputer e ambienti di sviluppo basati su cloud.
In sintesi, Nvidia sta giocando un ruolo significativo nel promuovere lo sviluppo dell’informatica quantistica, fornendo strumenti e supporto per aiutare scienziati e ricercatori ad affrontare le sfide e a sfruttare appieno il potenziale di questa tecnologia emergente.