Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha compiuto progressi straordinari, superando in alcuni casi le capacità umane in specifici ambiti. Un esempio emblematico è rappresentato dai nuovi modelli sviluppati da OpenAI, come l’o3, che hanno ottenuto risultati sorprendenti nei test matematici. In particolare, il modello o3 ha raggiunto un impressionante 96,7% nel test AIME 2024, commettendo un solo errore, un risultato che molti matematici professionisti troverebbero difficile da eguagliare.

Questi avanzamenti sollevano interrogativi sulla natura dell’intelligenza e sulla capacità dei test tradizionali di misurare adeguatamente le competenze delle AI. Scale AI e il Center for AI Safety (CAIS) hanno lanciato “L’Ultimo Esame dell’Umanità”, un’iniziativa che mira a sviluppare nuovi metodi per testare le capacità dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) come Google Gemini e OpenAI o1. L’obiettivo è valutare quanto siamo vicini a realizzare sistemi AI quasi perfetti.

La rapidità con cui l’AI sta avanzando ha portato OpenAI a prevedere lo sviluppo di una superintelligenza entro il prossimo decennio. Una superintelligenza potrebbe essere definita come un modello ipotetico di AI che supera in capacità persino il più dotato e intelligente essere umano, eccellendo in diverse aree di competenza. OpenAI ritiene che un tale modello potrebbe arrivare entro la fine del decennio.

Tuttavia, emergono preoccupazioni riguardo alla capacità dell’AI di comprendere realmente i problemi o se si limiti a riconoscere e replicare schemi presenti nei dati di addestramento. Per affrontare questa sfida, alcuni esperti suggeriscono che l’AI dovrebbe ispirarsi maggiormente alla struttura del cervello umano, un insieme di intelligenze specializzate che lavorano in sinergia. Questo approccio potrebbe consentire all’intelligenza artificiale di interagire con l’ambiente, apprendere dall’esperienza e sviluppare una forma di consapevolezza di sé.

Inoltre, l’AI sta dimostrando capacità sorprendenti nel replicare la personalità umana. Un team interdisciplinare di ricercatori, in collaborazione con Google DeepMind, ha sviluppato un sistema AI in grado di replicare la personalità di un individuo dopo averlo intervistato per sole due ore. Questo sistema è stato progettato per condurre interviste approfondite, analizzare le risposte e creare una “replica digitale” della personalità dell’intervistato, capace di fornire risposte coerenti con quelle che avrebbe dato la persona reale.

Di Fantasy