I fotografi stanno esprimendo crescente frustrazione per il fatto che le loro foto vengano etichettate come “creazioni di intelligenza artificiale (AI)”, anche se sono state solo leggermente modificate con Photoshop. Questo solleva preoccupazioni sulla necessità di un sistema di classificazione più accurato per le etichette AI, in quanto possono creare l’illusione che l’intera foto sia stata generata dall’AI.
Secondo un rapporto di TechCrunch, alcuni fotografi e utenti sono arrabbiati con Meta per aver iniziato a applicare l’etichetta “Made with AI” dal mese scorso. Questo problema riguarda soprattutto il modo in cui alcune foto sembrano essere il risultato di una generazione automatica dell’AI, anche se in realtà sono state solo ritoccate per rimuovere difetti con Photoshop.
Tra gli esempi citati ci sono foto della squadra vincitrice del recente torneo di cricket indiano Premier, scene storiche di rivalità NBA come LA Lakers e Boston Celtics degli anni ’70, e scenari naturali creati da paesaggisti professionisti.
La maggior parte di queste modifiche utilizza strumenti come Adobe Photoshop, in particolare la funzione “Generative AI Fill”, per rimuovere imperfezioni causate da riflessi di luce e altri dettagli indesiderati.
Un ex fotografo della Casa Bianca, Pete Souza, ha evidenziato il problema, affermando che la modifica delle immagini con Photoshop è stata etichettata erroneamente come “AI generato”, nonostante i suoi tentativi di rimuovere manualmente questa etichetta.
Di conseguenza, c’è stato un crescente appello per l’implementazione di un sistema di valutazione più preciso per le etichette AI, che possa distinguere tra semplice editing pre-esistente e la vera creazione di immagini da parte di algoritmi AI. Meta ha indicato di essere al lavoro su un metodo per etichettare le immagini in modo che rifletta correttamente il livello di intelligenza artificiale utilizzato.
L’etichettatura delle immagini generate dall’IA è diventata particolarmente rilevante per mitigare potenziali problemi come deepfake o manipolazioni in vista delle elezioni presidenziali americane alla fine dell’anno.
Alcuni critici hanno notato che su piattaforme come Instagram, Facebook e Thread ci sono molte foto generate dall’IA che non sono etichettate correttamente, creando ulteriore confusione tra gli utenti.