Reid Hoffman, il co-fondatore di LinkedIn, ha recentemente tenuto un’intervista con un suo gemello virtuale AI, condividendola attraverso un post su X. Ha descritto l’esperienza come un tentativo di auto-riflessione e scoperta di nuove intuizioni sui suoi schemi di pensiero.
Durante l’intervista, Hoffman ha posto diverse domande al suo gemello virtuale, tra cui come riassumere in una frase un libro di 336 pagine sul “blitz scaling”. Ha anche esplorato il tema di quale dei due sarebbe stato un miglior presentatore video, con il gemello virtuale che si dimostrava abile nell’hosting di contenuti con dati estesi o in più lingue.
Rohit Bhargava, che ha condiviso il video di Hoffman, ha evidenziato l’umanizzazione della pagina LinkedIn di Hoffman come un punto culminante dell’abilità dell’intelligenza artificiale nel personalizzare e umanizzare le piattaforme digitali, un esperimento degno di ulteriori approfondimenti.
Nella parte finale del video, Hoffman ha parlato del cambiamento strategico di Inflection AI, una società da lui co-fondata, e delle implicazioni del passaggio del co-fondatore e CEO Mustafa Suleyman a Microsoft come CEO della neonata divisione Microsoft AI.
Hoffman ha elogiato l’intelligenza artificiale come una “entità straordinaria” capace sia di intelligenza emotiva che cognitiva. Ha spiegato che la passione di Suleyman per la creazione di prodotti di consumo su larga scala può ora essere meglio indirizzata verso opportunità per i consumatori senza la pressione immediata di dimostrare un modello di business, grazie al passaggio a Microsoft.
In conclusione, Hoffman ha riflettuto sull’effetto dell’intelligenza artificiale sulla sua umanità, paragonando l’esperienza a guardare un video di se stesso e scoprire sfumature che migliorano le capacità comunicative.