Elon Musk, noto per le sue attività politiche e i lanci di razzi, ha recentemente lanciato un’importante iniziativa con la sua startup di intelligenza artificiale, xAI. Oggi ha annunciato, tramite il suo profilo sul social network X (ex Twitter), che xAI offre ora un’interfaccia di programmazione delle applicazioni (API) per consentire agli sviluppatori di terze parti di accedere e creare applicazioni basate sui modelli linguistici Grok.
Musk ha condiviso la notizia con un semplice messaggio: “L’API @xAI è ora attiva!” e ha incluso un link per accedere alla pagina di registrazione dell’API.
La nuova API consente agli sviluppatori di interagire con i modelli linguistici multimodali Grok-2 e Grok-2 mini. Questi modelli offrono anche la capacità di generare immagini tramite il modello di diffusione Flux.1 di Black Forest Labs. Attualmente, l’API è etichettata come “beta pubblica”, suggerendo che ci saranno miglioramenti e correzioni nei prossimi giorni.
L’API xAI offre una console web per la creazione di chiavi API, l’esplorazione degli endpoint e l’integrazione dei modelli nelle applicazioni. Supporta REST, gRPC e SDK, consentendo un’integrazione agevole con altri servizi di intelligenza artificiale, come quelli di OpenAI.
Per ora, i prezzi di OpenAI sono più competitivi rispetto a quelli di xAI, con GPT-4o che costa 2,50 dollari per 1 milione di token di input e 10 dollari per 1 milione di token di output. In confronto, Grok costa 5 dollari per milione di input e 15 dollari per output.
I modelli Grok possono:
- Generare Testo e Codice: Gestiscono attività come la generazione di codice, la sintesi di contenuti e l’estrazione di dati, rendendoli utili per vari casi d’uso.
- Analizzare Immagini: Oltre al testo, i modelli possono generare contenuti visivi e multimediali.
- Interagire con Funzioni Esterne: L’API consente ai modelli di lavorare con strumenti esterni, facilitando attività pratiche come prenotare voli o accedere a dispositivi IoT.
Toby Pohlen, co-fondatore di xAI, ha condiviso dettagli sull’API in un post su X, evidenziando i seguenti punti salienti:
- Usage Explorer: Una console che tiene traccia del consumo dell’API, offrendo informazioni dettagliate agli sviluppatori.
- Gestione dei Team: Le piccole imprese possono associare un dominio di posta elettronica ai propri team per semplificare la gestione degli utenti.
- Sicurezza Avanzata: Gli utenti possono monitorare sessioni attive, disconnettersi da dispositivi non riconosciuti e ricevere notifiche via email in caso di accesso da nuovi indirizzi IP. Sono supportati anche metodi di autenticazione sicura.
Per utilizzare l’API, gli sviluppatori devono registrarsi sulla console xAI, integrare i loro team e configurare la fatturazione. Ogni team riceve chiavi API dedicate per monitorare i costi e gestire le risorse.
Resta da vedere se l’API di xAI attirerà un ampio numero di sviluppatori rispetto ad alternative già affermate come OpenAI, Anthropic, Google e Microsoft. Tuttavia, con questo lancio, xAI offre agli sviluppatori una nuova opportunità nel panorama dell’intelligenza artificiale generativa.