Secondo un recente rapporto di The Information, Meta sta lavorando per rendere disponibile in commercio la prossima versione di LLaMA, il suo LLM open source che attualmente è accessibile solo per i ricercatori. Questa notizia arriva nonostante le richieste del legislatore, tra cui una lettera inviata la scorsa settimana da due senatori statunitensi al CEO di Meta, Mark Zuckerberg, che hanno sollevato dubbi sulla fuga di notizie di LLaMA su 4chan una settimana dopo l’annuncio del modello.
Meta è considerata la più “aperta” tra le aziende Big Tech grazie a FAIR, il Fundamental AI Research Team fondato dal chief AI scientist di Meta, Yann LeCun, nel 2013. Meta ha reso disponibili i pesi del modello di LLaMA con una licenza di ricerca per accademici e ricercatori su base caso per caso, inclusa la Stanford University per il progetto Alpaca. Tuttavia, questi pesi sono successivamente trapelati, consentendo agli sviluppatori di tutto il mondo di accedere completamente a un LLM di livello GPT per la prima volta.
Gli ultimi sforzi di Meta arrivano in un momento cruciale in cui il Congresso sta dando la priorità alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale e l’IA open source sta assistendo a una proliferazione di nuovi LLM. Ad esempio, il mese scorso, il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha testimoniato davanti alla sottocommissione del Senato per la privacy, la tecnologia e la legge. Il senatore Richard Blumenthal (D-CT) è il presidente e il senatore Josh Hawley (R-MO) è il membro di rango di quella sottocommissione. Durante l’udienza, Altman ha concordato con le richieste di istituire una nuova agenzia di regolamentazione per l’IA. Blumenthal e Hawley sono gli stessi senatori che hanno inviato la lettera a Zuckerberg riguardo a LLaMA.
Nonostante ciò, Meta continua a impegnarsi costantemente nell’IA open source. Ad esempio, durante una riunione interna la scorsa settimana, Zuckerberg ha affermato che Meta sta integrando l’IA generativa in tutti i suoi prodotti e ha ribadito l’impegno dell’azienda per un approccio basato sulla “scienza aperta” nella ricerca sull’IA.
In un’intervista della scorsa settimana con il podcaster Lex Fridman, Zuckerberg ha affermato che “LLaMA o il modello linguistico alla base di questo sarà fondamentalmente il motore che alimenta” l’accesso agli “agenti AI” da parte di piccole imprese e creatori di contenuti che utilizzano le app di Facebook.