Dario Amodei di Anthropic sul Futuro dell’IA: “Il Cielo è il Limite?”

In un’epoca in cui Anthropic e giganti come OpenAI competono per la supremazia nell’arena dell’intelligenza artificiale, una questione cardine emerge: fino a che punto possono espandersi in termini di dimensioni e capacità i modelli linguistici di grandi dimensioni? Dario Amodei, CEO e co-fondatore di Anthropic, ha una visione ottimista e chiara: ci sono pochissimi limiti.

Amodei ha delineato un futuro promettente per le tecnologie chiave di Anthropic.

“Decisamente, l’ultimo decennio ha mostrato una crescita impressionante nella dimensione delle reti neurali usate per l’addestramento, e non solo continuiamo a espanderle, ma il loro rendimento migliora di conseguenza,” ha osservato. “Guardando al prossimo triennio, sono convinto che ciò che vediamo oggi sembrerà piccolo in confronto.”

Confrontato con l’idea di avere presto modelli con un quadrilione di parametri – dato che ci aspettiamo modelli da centomila miliardi di parametri quest’anno – Amodei ha ritenuto che ciò potrebbe superare le attuali previsioni. Tuttavia, è convinto dell’inevitabile crescita dei modelli.

Nonostante ciò, alcune voci critiche nella comunità di ricerca suggeriscono che questi modelli potrebbero non essere in grado di affrontare determinate sfide, indipendentemente dalle loro dimensioni. Yejin Choi, ad esempio, ha evidenziato che alcuni LLM faticano persino a moltiplicare numeri a tre cifre, mettendo in discussione l’efficacia intrinseca di tali modelli.

In risposta a una domanda sul riconoscimento di tali limitazioni, Amodei ha risposto, “Onestamente, non sono convinto che tali limiti esistano.”

E ha aggiunto: “E anche se ci fossero, dubito che avremmo strumenti adeguati per identificarli con precisione. La mia esperienza pluriennale mi ha reso cauto, ma anche diffidente verso chi afferma che ci sia qualcosa che un LLM non possa fare. Questo non significa che ritengo che i LLM possano fare tutto oggi o che lo faranno in futuro. Sono semplicemente scettico quando si tratta di tali affermazioni assolute: tendo a contrappormi agli scettici.”

Amodei ha concluso suggerendo che almeno per i prossimi tre o quattro anni non vedremo un rallentamento nell’efficacia di questi modelli, e qualsiasi previsione oltre richiederebbe una visione che va oltre l’attuale capacità dei modelli IA.

Di ihal