Da San Diego, Nanome, la startup che ha reso possibile per gli scienziati analizzare molecole in 3D tramite realtà virtuale, ha lanciato un assistente basato su intelligenza artificiale, chiamato MARA.
Utilizzabile attraverso un’interfaccia che ricorda ChatGPT, MARA diventa un prezioso alleato per gli esperti nel settore biofarmaceutico, facilitando il processo di ricerca. Questo assistente intelligente è in grado di svolgere attività chimiche e rispondere a quesiti scientifici, come comunicato dalla compagnia.
Con l’IA sempre più al centro dei dibattiti, soprattutto nella scoperta di nuovi farmaci, si prevede che MARA evolverà, integrandosi sempre più in ambienti virtuali per la comunità scientifica.
Steve McCloskey, CEO di Nanome, ha sottolineato: “Che tu appartenga a un grande istituto farmaceutico o a una startup biotecnologica emergente, MARA può soddisfare le necessità del tuo laboratorio.”
In termini pratici, gli scienziati interagiscono con MARA come farebbero con ChatGPT di OpenAI, ponendo domande attraverso un’interfaccia di testo. Utilizzando modelli linguistici avanzati e dati in tempo reale, MARA risponde in un linguaggio semplice e diretto.
Keita Funakawa, co-fondatore di Nanome, ha detto: “Un ricercatore potrebbe chiedere o ipotizzare e MARA analizza dati da diverse fonti, effettua simulazioni e restituisce una risposta chiara.” E ha aggiunto che in futuro MARA verrà integrato con l’XR di Nanome, offrendo funzionalità come il controllo vocale, il tracciamento oculare e altro ancora.
L’assistente IA di MARA è estremamente versatile, dalla gestione di dati molecolari alla gestione di processi chimici complessi, dando ai chimici le capacità di data scientists esperti e potenziando la loro ricerca.
Funakawa ha anche elogiato la capacità di MARA di fornire informazioni accurate e ha ribadito la sua unicità nel panorama attuale.
Mentre Nanome non ha rivelato quanti clienti stanno già utilizzando MARA, è noto che importanti aziende farmaceutiche sono utenti abituali della loro piattaforma VR. E le recensioni iniziali sono state molto positive, con un dirigente di un’azienda top 5 che ha suggerito che MARA potrebbe risparmiare settimane di lavoro ai chimici.
Ora, l’obiettivo di Nanome è affinare l’esperienza di MARA nel settore biofarmaceutico. Ma in futuro, hanno in programma di integrare MARA nella loro piattaforma VR e ampliare i tipi di dati con cui l’assistente può lavorare.
Concludendo, Funakawa ha sottolineato: “È essenziale che l’IA sia trasparente e risponda alle esigenze degli utenti per guadagnarsi la loro fiducia e promuoverne l’adozione.”