OpenAI si prepara a tenere il suo primo DevDay questo lunedì 6 novembre, puntando i riflettori sul keynote delle 13:00 EST / 10:00 PST. Le aspettative sono elevate per quello che il CEO Sam Altman e la sua squadra riveleranno. L’evento, annunciato come una piattaforma per scoprire “nuovi strumenti”, promette anche sessioni interattive con i tecnici di OpenAI, suscitando curiosità e speculazioni su possibili grandi annunci. Tra le attese più calde, ci sono avanzamenti nei toolkit per sviluppatori di AI generativa e, forse, la presentazione di agenti di intelligenza artificiale autonomi.
Gli occhi sono tutti puntati sulla possibile apparizione dell’Intelligenza Generale Artificiale (AGI), un tema caro ad Altman e OpenAI. Corrono voci su un agente autonomo, presumibilmente in codice “Jarvis”, che potrebbe fare la sua comparsa in anteprima. La recente modifica della dichiarazione sui valori fondamentali di OpenAI suggerisce un’enfasi sull’AGI come fulcro aziendale, suggerendo ulteriori indizi sulla possibile sinergia tra OpenAI e la realtà virtuale di Global Illumination, acquisita dall’azienda per potenzialmente addestrare agenti AGI in ambienti digitali gamificati. L’integrazione degli strumenti di ChatGPT in un ambiente unificato potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti per l’azienda.
Altro annuncio chiave potrebbe essere l’introduzione di funzionalità di memoria persistente attraverso quello che è stato definito un “API con stato”. Questo permetterebbe ai modelli linguistici evoluti come il GPT-4 di “ricordare” le conversazioni passate, migliorando l’esperienza degli utenti e potenzialmente riducendo i costi di elaborazione per gli sviluppatori – un aspetto non trascurabile per chi implementa AI generativa in ambito aziendale.
In aggiunta, la conferenza potrebbe mettere in luce l’integrazione delle più recenti API di ChatGPT, inclusi gli strumenti per l’elaborazione visiva. Ciò significherebbe dotare gli sviluppatori di un set di “occhi” artificiali capaci di interpretare e descrivere immagini, un’avanzata estensione delle capacità del popolare chatbot AI. Il mondo dello sviluppo AI attende con ansia gli annunci di OpenAI, che potrebbero segnare un passo significativo nella democratizzazione dell’intelligenza artificiale.