Demis Hassabis, CEO di Google DeepMind, ha recentemente confrontato il livello di intelligenza artificiale (AI) attuale a quello di un gatto domestico durante una discussione nel Regno Unito con l’ex primo ministro Tony Blair, come riportato da Tom’s Hardware.
Hassabis ha spiegato che, nonostante l’AI sia in grado di compiere azioni creative come scrivere, disegnare e fare musica, non ha ancora raggiunto il livello di comprensione e percezione del mondo reale tipico dei gatti. Ha sottolineato che, sebbene l’AI eccella in alcune aree come i giochi, resta ancora lontana dall’eguagliare l’intelligenza umana complessiva.
Questo paragone con i gatti non è nuovo nel campo dell’intelligenza artificiale. Anche Yann LeCun, uno dei pionieri dell’AI, ha precedentemente menzionato i gatti per illustrare il divario tra l’AI attuale e l’intelligenza generale artificiale (AGI), ovvero un’IA in grado di comprendere profondamente il mondo fisico.
Hassabis ha previsto che l’AI avrà un impatto rivoluzionario sulla società, paragonabile alla rivoluzione industriale o all’avvento dell’elettricità. Ha enfatizzato che l’AI sarà fondamentale per accelerare scoperte scientifiche cruciali nei settori come l’energia, la salute, il clima e la matematica, un processo che è già in corso grazie all’analisi avanzata dei “big data”.
Per perseguire questo obiettivo, Hassabis ha dichiarato che DeepMind si concentra sull’AGI attraverso progetti come il “Progetto Astra”, presentato recentemente, che mira a sviluppare un agente AI capace di comprendere e reagire in modo intelligente a un ambiente complesso e dinamico, simile a un essere umano.