Le aziende stanno iniziando a implementare agenti di intelligenza artificiale (AI). Per favorire un’adozione più ampia e migliorare l’accettazione da parte dei dipendenti, è utile trattare questi agenti come strumenti operativi in background, evitando di mettere pressione sui lavoratori affinché debbano saperli utilizzare.
Dorit Zilbershot, vicepresidente di AI e innovazione presso ServiceNow, ha dichiarato a VentureBeat che i dipendenti non devono nemmeno essere a conoscenza del funzionamento degli agenti AI: “C’è così tanta IA intorno a noi che non ce ne rendiamo nemmeno conto. Dovrebbe semplicemente funzionare. Come dipendente, non dovrei preoccuparmi se gli agenti AI sono attivi in background”.
Zilbershot ha spiegato che i dipendenti diventano “manager” degli agenti AI, occupandosi delle loro normali mansioni, mentre gli agenti si attivano automaticamente per completare determinate attività. Nonostante una leggera diminuzione nell’implementazione di AI generativa, l’interesse per gli agenti AI è in crescita. La piattaforma Now Assist di ServiceNow, che offre una libreria di agenti AI, è già il prodotto più rapidamente in crescita dell’azienda.
Gli agenti AI possono automatizzare vari flussi di lavoro, come la gestione delle informazioni sui clienti. Zilbershot ha sottolineato che questi agenti non sostituiscono i lavoratori, ma alleggeriscono il carico di lavoro, intervenendo solo quando è necessaria l’interazione umana.
Bill McDermott, CEO di ServiceNow, ha dichiarato che l’AI generativa, soprattutto quella relativa agli agenti, ha superato le aspettative dell’azienda. Ha evidenziato l’importanza di padroneggiare il flusso di lavoro e la governance per costruire agenti in grado di risolvere problemi specifici.
È fondamentale, ha aggiunto Zilbershot, che le aziende comprendano come far funzionare gli agenti per il beneficio della loro organizzazione e dei dipendenti. Ha anche chiarito che gli agenti AI non devono essere considerati assistenti, per evitare che gli utenti si sentano costretti a imparare a interagirvi. La sua posizione è che è necessario cambiare la percezione che gli utenti hanno degli agenti per un approccio più efficace.
Inoltre, Zilbershot ha osservato che gli agenti AI funzionano meglio quando possono collaborare tra loro. Pertanto, è necessario implementare agenti orchestratori per gestire l’interazione tra gli agenti. ServiceNow offre un agente orchestratore attraverso la sua piattaforma Now Assist.
Altre aziende stanno sviluppando strumenti per creare agenti AI personalizzati. Crew AI ha recentemente lanciato una nuova piattaforma agentica, mentre Asana ha presentato un creatore di agenti dedicato ai flussi di lavoro.
Infine, per ampliare il proprio ecosistema di agenti, ServiceNow ha annunciato una partnership con Nvidia per sviluppare agenti di intelligenza artificiale pronti all’uso. Grazie all’utilizzo del NIM Agent Blueprint di Nvidia, ServiceNow prevede di creare agenti in volumi maggiori e più efficienti.
Il primo agente sviluppato in collaborazione con Nvidia sarà un agente AI per l’analisi delle vulnerabilità nella sicurezza dei container, previsto per il 2025. Zilbershot ha affermato che questa collaborazione è solo l’inizio di possibili future alleanze per espandere ulteriormente la gamma di agenti AI offerti da ServiceNow.