OpenAI ha recentemente lanciato una nuova opzione chiamata “Flex processing”, progettata per ridurre significativamente i costi di utilizzo dei modelli di intelligenza artificiale (IA) o3 e o4-mini. Questa iniziativa arriva in un momento in cui la domanda di servizi di IA è in forte crescita, e le aziende cercano soluzioni più economiche per integrare l’IA nei loro processi.​

Il Flex processing è una funzionalità che consente agli utenti di ottenere risposte dai modelli IA con tempi di attesa più lunghi, ma a un costo inferiore. Questa opzione è ideale per attività che non richiedono risposte in tempo reale, come l’elaborazione di grandi quantità di dati o la formazione di modelli. Attualmente, è disponibile in versione beta per i modelli o3 e o4-mini.​

L’introduzione del Flex processing ha portato a una significativa riduzione dei costi. Per esempio, l’utilizzo del modello o3 con Flex processing costa 5 dollari per milione di token in input e 20 dollari per milione di token in output, rispetto ai 10 e 40 dollari rispettivamente con l’elaborazione standard. Anche il modello o4-mini ha visto una diminuzione dei costi, passando da 1,10 a 0,55 dollari per milione di token in input e da 4,40 a 2,20 dollari per milione di token in output .​

Questa mossa strategica da parte di OpenAI mira a rendere l’IA più accessibile alle aziende di tutte le dimensioni, stimolando la concorrenza nel settore. Ad esempio, Google ha recentemente rilasciato il modello Gemini 2.5 Flash, che offre prestazioni simili a DeepSeek-R1 a un costo inferiore per i token di input . Queste iniziative stanno contribuendo a creare un ambiente competitivo che beneficia gli utenti finali.​

Parallelamente al lancio del Flex processing, OpenAI ha introdotto una nuova procedura di verifica dell’identità per gli sviluppatori che utilizzano i livelli di spesa da 1 a 3. Questa misura è stata adottata per prevenire attività malevole e garantire il rispetto delle politiche di utilizzo della piattaforma.

Di Fantasy