Il modello di intelligenza artificiale Gemini 2.5 Pro di Google ha recentemente raggiunto un traguardo significativo: ha completato l’intero videogioco Pokémon Blu, un titolo per Game Boy lanciato nel 1996. Questa impresa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con un ingegnere informatico indipendente, noto come Joel Z, che ha sviluppato un sistema di supporto per l’IA, noto come “agent harness”.
Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha celebrato questo successo su X (precedentemente Twitter), affermando: “Che grande traguardo. Gemini 2.5 Pro ha completato Pokémon Blu”. Anche Logan Kilpatrick, responsabile dei prodotti di Google AI Studio, ha elogiato i progressi di Gemini, sottolineando che ha ottenuto il suo quinto distintivo nel gioco, un risultato notevole rispetto ad altri modelli di intelligenza artificiale.
Joel Z ha precisato che, sebbene il suo intervento sia stato minimo, ha contribuito a migliorare la capacità decisionale dell’IA, senza fornire suggerimenti specifici o soluzioni a problemi particolari del gioco. Ha anche sottolineato che le differenze tra gli strumenti e le informazioni fornite a Gemini e ad altri modelli, come Claude di Anthropic, rendono difficile un confronto diretto delle loro prestazioni nel gioco.
Questa realizzazione segna un passo importante nel campo dell’intelligenza artificiale, dimostrando le potenzialità dei modelli di linguaggio avanzati nell’affrontare compiti complessi come quelli richiesti da un videogioco. Tuttavia, è importante notare che, sebbene l’IA abbia completato il gioco, ciò non implica necessariamente una comprensione profonda o una capacità di pensiero autonomo simile a quella umana.
Il progetto “Gemini Plays Pokémon” è ancora in fase di sviluppo e potrebbe portare a ulteriori progressi nell’uso dell’intelligenza artificiale per interagire con ambienti virtuali complessi. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare e valutare criticamente tali sviluppi per comprendere appieno le capacità e i limiti dell’intelligenza artificiale.