Apple sta facendo un passo importante per rendere i modelli di intelligenza artificiale (IA) utilizzati nei suoi iPhone e altri dispositivi accessibili anche agli sviluppatori esterni. Questa strategia mira ad ampliare l’ecosistema delle applicazioni basate su IA e si prevede che i dettagli saranno svelati durante la conferenza Worldwide Developers Conference (WWDC), in programma il 9 giugno.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, citando diverse fonti interne, Apple sta lavorando a un kit di sviluppo software (SDK) e a un framework che permetteranno agli sviluppatori di integrare direttamente funzioni di intelligenza artificiale basate sul Large Language Model (LLM) incorporato nell’attuale sistema “Apple Intelligence”. Questo aprirà la strada a una nuova generazione di app di IA, oltre alle funzionalità già esistenti come il riepilogo automatico delle notifiche, la modifica del testo e la generazione di immagini.

Il piano prevede inizialmente il lancio di un modello più piccolo, che opererà direttamente all’interno dei dispositivi, garantendo velocità e sicurezza. Successivamente, Apple allargherà l’offerta con un modello basato su cloud, ospitato su server esterni, per aumentare la potenza e la complessità delle funzioni disponibili. L’intento è di massimizzare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale su iOS e macOS, rafforzando contemporaneamente l’ecosistema degli sviluppatori e la varietà di applicazioni disponibili.

Questa mossa viene vista come una risposta strategica di Apple al percepito ritardo rispetto ai concorrenti nel campo dell’IA. Il sistema “Apple Intelligence”, introdotto lo scorso anno, non ha infatti raggiunto i risultati sperati in termini di adozione e utilizzo. Ad esempio, la funzione principale di generazione del testo si appoggia ancora alla tecnologia di OpenAI, mentre alcune caratteristiche come il riepilogo delle notizie sono state temporaneamente sospese a causa di problemi tecnici. Anche il generatore di emoticon personalizzate, chiamato “Genmoji”, ha ricevuto critiche per l’alto consumo di risorse che grava sui dispositivi.

La strategia di Apple punta dunque a creare un vero e proprio ecosistema di piattaforme di intelligenza artificiale, aprendosi al contributo esterno in modo simile a quanto avvenuto con il successo dell’App Store. Questo approccio dovrebbe incentivare lo sviluppo di app AI sempre più sofisticate e specifiche per i dispositivi Apple, con un modello di business che potrebbe prevedere abbonamenti e nuove forme di monetizzazione.

In un momento in cui Apple è sotto pressione da parte delle autorità statunitensi e dell’Unione Europea per ridurre le commissioni applicate nel suo marketplace di app, l’espansione delle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale potrebbe rappresentare una carta vincente per bilanciare un possibile calo nelle vendite tradizionali e rafforzare la sua posizione sul mercato.

Di Fantasy