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Nel corso della conferenza Google I/O 2025, l’azienda ha presentato SynthID Detector, un portale progettato per identificare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale (IA) creati utilizzando gli strumenti di Google. Questo strumento si basa sulla tecnologia open source SynthID, sviluppata da Google DeepMind, che inserisce filigrane invisibili nei contenuti generati dall’IA, consentendo di rilevare la loro origine.

SynthID è stato introdotto per la prima volta nell’ottobre 2023 per le immagini, e successivamente esteso anche al testo, all’audio e al video. Le filigrane inserite da SynthID sono impercettibili all’occhio umano, ma possono essere rilevate attraverso il SynthID Detector. Quando un utente carica un’immagine, un file audio, un video o un testo creato utilizzando gli strumenti di IA di Google, il portale analizza il contenuto e identifica le parti che contengono la filigrana.

Attualmente, l’accesso al SynthID Detector è limitato a una lista d’attesa per alcuni utenti selezionati, tra cui giornalisti, professionisti dei media e ricercatori. Google prevede di ampliare l’accesso in futuro, raccogliendo feedback dagli utenti iniziali per migliorare lo strumento e promuovere una maggiore trasparenza nei contenuti generati dall’IA.

La tecnologia SynthID è già ampiamente utilizzata: dal suo lancio nel 2023, oltre 10 miliardi di contenuti sono stati marcati con questa filigrana. Tuttavia, è importante notare che il SynthID Detector è in grado di rilevare solo i contenuti generati utilizzando gli strumenti di IA di Google. I contenuti creati con strumenti di altre aziende potrebbero non essere rilevabili con questo strumento.

Con il lancio di SynthID Detector, Google mira a fornire uno strumento efficace per identificare i contenuti generati dall’IA, contribuendo a contrastare la diffusione di disinformazione e a promuovere una maggiore responsabilità nell’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Di Fantasy