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OpenAI sta rimodellando la sua strategia di monetizzazione per incontrare le esigenze degli utenti più assidui, introducendo un sistema di pagamento flessibile basato su crediti per espandere i limiti di utilizzo dei suoi modelli più avanzati: Codex, il modello di programmazione per l’intelligenza artificiale, e Sora, l’innovativa applicazione per la generazione e la condivisione di video. Questa mossa rappresenta una risposta diretta alle richieste della sua base di utenti power user, esperti e sviluppatori, che spesso si trovano a superare i limiti di utilizzo inclusi nei loro abbonamenti esistenti, come ChatGPT a pagamento. L’obiettivo è duplice: offrire maggiore flessibilità e, allo stesso tempo, capitalizzare sulla straordinaria popolarità di queste funzionalità.

Il meccanismo è stato pensato per una transizione fluida dall’uso base a quello aggiuntivo. Quando gli utenti esauriscono il monte ore o il numero di richieste previste dal loro piano tariffario standard, il sistema consente loro di attingere automaticamente a un saldo credito preacquistato per continuare a operare senza interruzioni. Questo sistema elimina la necessità di aggiornare o modificare l’intero piano di abbonamento per un semplice bisogno temporaneo o continuativo di utilizzo aggiuntivo. Per esempio, nell’interfaccia web di Codex, un banner ben visibile avvisa l’utente del raggiungimento del limite, offrendo l’opzione “Aggiungi crediti”, mentre l’acquisto di “generazioni” video aggiuntive per l’app Sora può essere gestito direttamente tramite l’App Store.

Questa nuova struttura tariffaria riflette il valore intrinseco e la diversa intensità di calcolo richiesta dalle singole operazioni. Per Codex, l’agente AI che assiste nella programmazione, l’onere in termini di crediti varia in base all’ambiente di lavoro: un messaggio elaborato localmente costa una cifra simbolica, mentre un messaggio gestito nel cloud e una richiesta di revisione del codice (una pull request) hanno un costo maggiore, evidenziando il superiore consumo di risorse nel cloud e la complessità di un’analisi di revisione.

Ancora più articolata è la tariffazione per Sora, l’applicazione che sta ridefinendo il panorama della creazione video basata sull’AI. Il costo è calibrato sulla lunghezza e sul numero delle generazioni video richieste. La creazione di un singolo video di breve durata, ad esempio dieci secondi, richiede un certo ammontare di crediti, che aumenta progressivamente per clip più lunghe o per pacchetti che includono più tentativi di generazione. Il piano Sora 2 Pro, riservato agli abbonati ChatGPT Pro, introduce un ulteriore livello di differenziazione, offrendo opzioni per video a risoluzione standard e, soprattutto, pacchetti per la generazione di contenuti ad alta risoluzione, che giustamente richiedono un investimento in crediti significativamente superiore, data l’enorme richiesta computazionale per produrre filmati dettagliati e realistici.

L’introduzione di tariffe aggiuntive per Codex e Sora non è un segnale di crisi, ma piuttosto una conferma della loro straripante popolarità. OpenAI stessa ha sottolineato che, subito dopo l’annuncio di questo nuovo sistema di crediti, l’utilizzo quotidiano di Codex ha toccato il livello più alto mai registrato dal lancio della versione GPT-5, un chiaro indicatore che la domanda per queste funzionalità supera ampiamente l’offerta strutturata nei piani attuali. Questo exploit di utilizzo è stato accolto dal team di OpenAI con grande entusiasmo, fungendo da potente incentivo per accelerare la verifica e l’ottimizzazione dell’infrastruttura interna, dell’hardware e del codice generale. In definitiva, il sistema a crediti non solo risolve un problema di accesso per gli utenti più esigenti, ma fornisce a OpenAI la liquidità e i dati necessari per continuare a potenziare le sue capacità di calcolo, spingendo avanti i limiti dell’intelligenza artificiale generativa.

Di Fantasy