Google Foto, tradizionalmente concepito come un archivio intelligente, sta trasformando radicalmente la propria identità, evolvendosi in una piattaforma creativa a tutto tondo. La recente introduzione di cinque nuovi strumenti di modifica video, con particolare enfasi sulla funzione Modelli, segna l’ingresso di Google in un segmento di mercato dominato da applicazioni specializzate e consolida la sua ambizione di rendere l’editing video un’attività alla portata di tutti.
La novità più significativa e attesa è proprio la funzione Modelli. Questo strumento risponde a una delle richieste più pressanti del mercato dell’editing video mobile, dove applicazioni di successo come CapCut, Adobe Express e InShot lo considerano una caratteristica fondamentale. Il suo funzionamento è straordinariamente semplice: l’utente non deve fare altro che selezionare un formato predefinito tra quelli disponibili e scegliere le foto e i video desiderati dalla propria galleria. L’applicazione si occupa automaticamente del resto, assemblando un video dei momenti salienti, completo di transizioni fluide e musica di sottofondo appropriata, pronto per essere condiviso.
L’efficacia di questa funzione in Google Foto è amplificata dall’integrazione con l’intelligenza artificiale. Sfruttando l’AI per analizzare il contenuto multimediale dell’utente, l’applicazione è in grado di suggerire o applicare automaticamente il modello più ottimale per la specifica selezione di foto e video, garantendo un risultato coerente e di impatto con il minimo sforzo. La funzionalità è attualmente disponibile sui dispositivi Android, con l’azienda che ha già promesso un arricchimento costante della libreria di modelli in futuro.
Parallelamente all’introduzione dei modelli, Google ha lanciato un nuovo editor video, disponibile sia per Android che per iOS, progettato per rendere la modifica dei video più rapida e intuitiva che mai. La nuova interfaccia presenta una “timeline unificata” che permette agli utenti di lavorare su più clip contemporaneamente, facilitando la narrazione e la strutturazione della storia. Un’altra innovazione chiave è la “tela reattiva”, che offre un ambiente di editing pratico e immediato. Tutte le funzionalità necessarie sono state posizionate in modo intuitivo, riducendo drasticamente la curva di apprendimento tipica dei software di editing più complessi e permettendo agli utenti di concentrarsi sulla creazione anziché sulla tecnica.
A completare il set di strumenti si aggiungono funzioni essenziali per la finalizzazione del video, come la possibilità di ricercare e aggiungere musica di sottofondo che si adatti al mood del contenuto e l’opzione per inserire testo personalizzato, con la possibilità di specificare carattere, colore e posizionamento. Queste aggiunte, per quanto basilari, sono cruciali per creare un video finito e narrativamente completo.
Come sottolineato da Nick Staubach, responsabile di Google Foto, la facilità d’uso è la parola chiave di questo aggiornamento. Dopo aver già implementato “Vio 3” lo scorso settembre, che aveva introdotto la capacità di convertire le foto in video, l’attenzione di Google è ora chiaramente focalizzata sul miglioramento della qualità e della fruibilità dei prodotti video creati sulla piattaforma. Il rilascio di queste nuove funzionalità, così richieste dal mercato, consolida la transizione di Google Foto da semplice strumento di archiviazione a uno dei principali tool di creazione e editing rapido per il vasto pubblico degli utenti mobili.
