Nel mese di ottobre del 2021, Facebook ha preso una delle decisioni di rebranding più importanti nella storia moderna. Con l’obiettivo di portare il concetto di metaverso nel mainstream, Mark Zuckerberg ha annunciato che il gigante dei social media si sarebbe concentrato sulla creazione di un universo virtuale basato sulla realtà aumentata e virtuale.
Tuttavia, i segnali che indicavano la fine di questo concetto erano ovunque. In soli sei mesi, le azioni di Meta (ex-Facebook) sono diminuite del 42%. Nonostante ciò, la parola “metaverso” ha iniziato a diffondersi nel settore e presto molte altre aziende, tra cui Disney, Microsoft, Walmart e NVIDIA, hanno adottato questa nuova tendenza tecnologica. Ma questa tendenza è stata destinata a non durare.
In meno di due anni dalla sua creazione, il metaverso è già scomparso. Le aziende che hanno investito in questo mercato hanno subito licenziamenti, mentre i finanziamenti si sono prosciugati. Sembra che il mondo si sia allontanato da questo concetto futuristico.
Ecco alcuni motivi per cui il metaverso non tornerà mai più.
La visione di Meta per la piattaforma si è rivelata una serie di promesse esagerate e risultati insoddisfacenti. Il video introduttivo di Horizon Worlds, la piattaforma di Meta, mostrava una grafica accattivante e avatar all’avanguardia. Tuttavia, il prodotto reale sembrava un brutto videogioco degli anni 2000, con avatar di bassa qualità, sincronizzazione labiale scadente e movimenti goffi. Ciò ha portato a una massiccia perdita di utenti per Horizon, che al momento del lancio aveva solo 300.000 utenti, scesi successivamente a 200.000 utenti mensili, prima che Meta smettesse di pubblicare i dati sugli utenti.
Anche altre piattaforme, come Decentraland, hanno perso la maggior parte dei loro utenti, passando da 60.000 a meno di 1.000. Ciò ha completamente annientato l’effetto di rete per le piattaforme del metaverso, bloccando la loro crescita.
Oltre alla mancanza di effetto di rete che allontanava le persone dalle piattaforme, c’era anche una grande carenza di nuovi utenti. Questo era principalmente dovuto all’alto costo dei visori per la realtà virtuale (VR), spesso considerati un requisito per il metaverso. Dovendo spendere molto denaro per un visore solo per partecipare a una piattaforma che molte persone stavano abbandonando, l’offerta non rappresentava un valore sufficiente per gli utenti. Inoltre, sembra che nessuno volesse indossare un visore per 9 ore al giorno per “lavorare nel metaverso”.
Nonostante Mark volesse che il suo metaverso fosse il primo e unico nel suo genere, questo era lontano dalla verità. In realtà, il concetto di metaverso esiste in qualche forma sin dalla fine degli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000. Giochi come EverQuest e Second Life hanno creato mondi virtuali in cui i giocatori potevano esplorare e interagire.
Ancora oggi, giochi come Fortnite e Roblox hanno creato universi virtuali per i loro giocatori, realizzando efficacemente il sogno del metaverso. Questi giochi hanno avuto più successo rispetto al metaverso di Facebook, e ci sono valide ragioni per questo.
Si stima che Meta abbia speso 36 miliardi di dollari per sviluppare il metaverso. Questa cifra ha generato molta attività di sviluppo nel settore, spingendo altre aziende a creare le proprie piattaforme metaverse. Tuttavia, solo poche di queste piattaforme sembravano funzionare in modo economicamente sostenibile.
Un ottimo esempio è la piattaforma Omniverse di NVIDIA, che consente alle fabbriche di creare copie digitali dei loro prodotti per ottimizzare i processi di produzione. D’altra parte, l’offerta di Meta consentiva alle persone di partecipare a riunioni nel “verso” e persino assistere a concerti a bassa risoluzione. Considerando le potenzialità della tecnologia, è chiaro che Meta ha mancato l’obiettivo.
Una semplice ricerca su Google porterà a numerosi articoli di pubblicazioni tecnologiche che denunciano la morte del metaverso. Sono già stati scritti diversi necrologi per questa tecnologia di breve durata, riflettendo la mancanza di fiducia verso questa tecnologia.
Oltre agli utenti, anche le aziende hanno iniziato a perdere fiducia nel metaverso. I team che si occupavano del metaverso in aziende come Microsoft, Tencent e Disney sono stati i primi a essere licenziati quando sono iniziati i tagli del personale. Meta stessa ha affrontato vari round di licenziamenti quando la recessione tecnologica ha colpito duramente.
Con 36 miliardi di dollari spesi e l’intelligenza artificiale che sta ora al centro dell’attenzione di Meta, il metaverso è ormai destinato a scomparire. Sebbene possano ancora emergere prodotti da questo breve scatto di innovazione, l’idea che tutti vivano in una realtà virtuale è ormai relegata al cimitero tecnologico.