Il Guardian britannico ha riportato i risultati di un sondaggio condotto dalla Society of British Writers (SoA), che ha rivelato che più di un terzo dei traduttori ha perso lavoro a causa dell’intelligenza artificiale generativa, mentre oltre il 40% ha visto una riduzione del proprio reddito.
La SoA, il più grande sindacato del Regno Unito per scrittori, illustratori e traduttori, ha chiesto informazioni ai suoi membri su come l’intelligenza artificiale generativa stia influenzando il loro lavoro. Dai risultati, emerge che il 36% dei traduttori ha già subito perdite di lavoro a causa di questa tecnologia, mentre il 43% ha sperimentato una diminuzione del reddito. Inoltre, il 77% dei traduttori ritiene che l’uso dell’intelligenza artificiale avrà un impatto negativo sul loro reddito futuro.
Nonostante ciò, una parte significativa dei traduttori sembra fare uso dell’intelligenza artificiale generativa nel proprio lavoro, con il 37% che afferma di averlo utilizzato e l’8% che dichiara di averlo fatto su richiesta di editori o agenzie.
Secondo Thomas Bernstead, un traduttore spagnolo, la popolarità dei libri tradotti potrebbe essere alla radice di questi cambiamenti, ma sottolinea la necessità di distinguere tra traduzioni letterarie e non letterarie. Le traduzioni di manuali o testi meno complessi potrebbero essere più facilmente gestite dall’intelligenza artificiale, ma le traduzioni letterarie rimangono spesso nelle mani dei traduttori umani.
Nicola Smalley, traduttrice svedese e norvegese, concorda, sottolineando che i testi più complessi probabilmente richiederanno ancora l’intervento umano, mentre i traduttori di generi come gialli e romanzi rosa potrebbero vedere una riduzione del lavoro a causa dell’intelligenza artificiale.
Tuttavia, l’uso dell’intelligenza artificiale generativa nel settore delle traduzioni non è privo di sfide. Ian Giles, presidente della Translators Association, evidenzia che, anche se l’IA può svolgere il compito iniziale di traduzione, spesso richiede l’intervento umano per correzioni e revisioni. Questo aggiunge ulteriori compiti per i traduttori umani, aumentando il loro carico di lavoro.
Inoltre, il 94% dei partecipanti al sondaggio SoA ha espresso il desiderio di essere compensato quando il proprio lavoro viene utilizzato per sviluppare strumenti di intelligenza artificiale generativa. Ciò ha sollevato la necessità di una regolamentazione governativa per garantire un uso etico e legale dell’intelligenza artificiale.
Infine, i dati raccolti da Upwork hanno indicato che il settore delle traduzioni è uno dei tre settori in cui gli annunci di lavoro sono diminuiti maggiormente a causa dell’intelligenza artificiale. La piattaforma AI più utilizzata nel 2024, secondo Insider Monkey, è ChatGPT, seguita da Gemini e DeepL, una piattaforma di traduzione AI.