Aidan Gomez, CEO e co-fondatore di Cohere, ha recentemente dichiarato che le paure riguardo a un’acquisizione da parte dell’intelligenza artificiale (IA) sono infondate. Secondo Gomez, questi timori derivano principalmente dai limiti dei dati di addestramento umano e dalla crescita limitata della tecnologia.
Gomez ha spiegato che, nonostante le narrazioni fantascientifiche di computer e IA che prendono il controllo e distruggono il mondo, queste storie sono radicate nella cultura popolare perché attirano molta attenzione e generano titoli sensazionalistici. Tuttavia, ha sottolineato che queste paure non riflettono la realtà tecnica dell’IA.
Ha affermato che la continua espansione esponenziale dell’IA incontra numerosi ostacoli e complessità. Inoltre, l’intelligenza di questi modelli è limitata dagli esseri umani che li creano, poiché sono i nostri dati e la nostra conoscenza a guidare il loro sviluppo.
Gomez ritiene che i veri rischi si trovino nell’utilizzo dell’IA in situazioni ad alto rischio, come la medicina, piuttosto che nelle preoccupazioni fantasiose della fantascienza.
Inoltre, ha discusso dell’obiettivo iniziale del progetto Cohere, che era migliorare Google Translate, un problema ben noto. È stato straordinario vedere l’ampio impatto di una tecnologia sviluppata per migliorare la traduzione.
Gomez è anche co-autore dell’articolo originale sui Transformer, che è alla base di molti dei prodotti generativi di IA attuali. Di recente, ha parlato con Saurabh Baji, SVP of Engineering di Cohere, sulle emozioni contrastanti nella Silicon Valley riguardo al raggiungimento dell’AGI (Intelligenza Artificiale Generale).
Baji ha affermato che Cohere si concentra sulla progettazione di soluzioni di intelligenza artificiale che migliorano la forza lavoro e le esperienze dei clienti per le aziende di oggi, piuttosto che perseguire concetti astratti come l’AGI.