L’intelligenza artificiale ha fornito la sua analisi mentre la terza inchiesta sulla morte di Marco Pantani, avviata dalla procura di Rimini all’inizio dell’anno, sembra avviarsi verso l’archiviazione. Nel frattempo, la procura di Trento sta esaminando un presunto giro di scommesse clandestine legato alla camorra, che avrebbe influenzato il Giro d’Italia del 1999.
La Fondazione Olitec, specializzata in ricerca scientifica nei settori dell’informatica, dell’elettronica e della fisica quantistica, ha messo in campo il suo algoritmo Interceptor per analizzare casi giudiziari irrisolti o controversi. Secondo i risultati ottenuti, Pantani sarebbe stato ucciso nella stanza del residence Le Rose, dove il suo corpo è stato trovato. L’algoritmo, esaminando le immagini del cadavere e delle macchie di sangue, ha suggerito che queste prove siano compatibili con un’aggressione perpetrata da più persone, probabilmente due o tre.
Nei mesi precedenti, i tecnici della Fondazione Olitec avevano incontrato Tonina Pantani, madre del ciclista scomparso. L’avvocato della famiglia ha osservato che, pur prendendo atto delle conclusioni di Olitec, resta fondamentale attenersi alle regole del processo penale, dove prevale il ragionevole dubbio. L’avvocato ha inoltre sottolineato l’importanza di riflettere su quale ruolo debba avere l’uomo rispetto alla tecnologia nel determinare la verità in ambito giudiziario.
Per quanto riguarda l’inchiesta, non sono emerse ulteriori novità. La procura di Rimini aveva già chiesto l’archiviazione per il terzo fascicolo aperto sulla morte di Pantani, avvenuta il 14 febbraio 2004. Questo fascicolo era stato avviato dopo l’audizione del fornitore di stupefacenti di Pantani, che, durante un’interrogazione davanti alla commissione parlamentare antimafia nel gennaio 2020, aveva sostenuto che il ciclista non avesse intenzione di togliersi la vita e che fosse concentrato sulla ricerca della verità riguardo ai fatti di Madonna di Campiglio.
Interceptor ha anche esaminato materiali legati al presunto uso di doping, oggetto di indagine della procura di Trento. L’algoritmo ha analizzato 15 filmati di gare in cui era presente Pantani, studiando le sue prestazioni e le espressioni facciali. Da questa analisi, è emerso che il ciclista non avrebbe fatto uso di sostanze dopanti.
In relazione al Giro d’Italia del 1999, quando Pantani fu escluso per doping, la procura di Trento ipotizza un reato di stampo mafioso legato alle scommesse: si sospetta che la camorra abbia manipolato i risultati del test antidoping per garantirsi la sconfitta di Pantani. Anche se Interceptor non ha emesso un giudizio definitivo, l’algoritmo sembra suggerire che il ciclista abbia partecipato alla gara senza ricorrere al doping.