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Alberto Angela, l’archeologo e divulgatore più amato dal pubblico italiano, è tornato a stupire non solo con una nuova opera dedicata a una delle figure più titaniche della Storia, ma anche con la modalità scelta per raccontarla. Il suo atteso nuovo libro, “Cesare. La conquista dell’eternità”, non è una semplice biografia o un saggio storico, ma un vero e proprio viaggio immersivo che fonde la narrazione classica con le frontiere più avanzate della tecnologia digitale, segnando un punto di svolta nel panorama della divulgazione storico-culturale.

L’opera è un’esplorazione appassionata delle gesta di Giulio Cesare, concentrandosi in particolare sull’avventura che più di tutte ne definì il mito: la guerra in Gallia (il De Bello Gallico). Angela scompone e ricompone il racconto, trasformando l’antica cronaca di battaglie, strategie militari, tradimenti e passioni in quella che egli stesso definisce “la sceneggiatura ideale di una grande serie TV”. Il libro, edito da Mondadori, promette di restituire la figura di Cesare non come un monolite storico distante, ma come un uomo complesso e geniale, la cui marcia verso la Gallia non fu solo una conquista territoriale, ma la sua definitiva ascesa all’eternità simbolica.

L’elemento di maggiore rottura e innovazione che definisce questo volume è il ricorso all’Intelligenza Artificiale (IA). L’IA, spesso vista con sospetto nel mondo umanistico per il suo potenziale di sostituire la creatività umana, viene qui impiegata da Angela in una veste insolita e virtuosa: quella di strumento al servizio della Storia.

L’autore ha scelto di dotare il suo racconto di un livello sensoriale aggiuntivo. Tramite un QR Code posizionato strategicamente sulla copertina, il lettore non accede a semplici contenuti extra, ma a un vero e proprio contenuto audiovisivo generato con l’ausilio di sofisticate tecnologie di IA, supervisionate da esperti come Michele Ronchetti (MiroDreams). Questo video non è una banale ricostruzione animata, ma un tentativo ambizioso di far rivivere i “fotogrammi perduti” dell’antichità.

L’algoritmo è stato utilizzato per ricostruire digitalmente i volti dei protagonisti, le scene di battaglia epiche e gli ambienti di vita quotidiana dell’epoca romana con una precisione e un realismo mai visti prima. Questo approccio multisensoriale consente al lettore di osservare il mondo di Cesare come se fosse proiettato in una macchina del tempo digitale, trasformando la lettura in un’esperienza totalmente immersiva.

La decisione di utilizzare l’IA in questo modo riflette la costante ricerca di Alberto Angela di un linguaggio contemporaneo per narrare la storia antica. Il divulgatore non ha mai nascosto una certa cautela verso l’Intelligenza Artificiale – come ha spiegato in fase di presentazione – ma ha riconosciuto la sua straordinaria utilità nel colmare quel divario percettivo che spesso separa il lettore moderno da un passato così remoto.

L’IA, in questo contesto, non sottrae nulla all’opera di ricerca e documentazione che è la cifra stilistica di Angela, ma al contrario, ne amplifica la portata emozionale. Permette di superare la staticità delle illustrazioni tradizionali e di offrire un “nuovo sguardo” sulla figura di Cesare, rendendo l’avventura delle legioni romane e la complessità politica di quel periodo immediatamente vicine e palpabili.

Il libro si inserisce dunque nel percorso che Angela porta avanti da decenni: recuperare e rilanciare le grandi figure e gli eventi storici, utilizzando ogni strumento a disposizione – dalla televisione ai social media e ora all’IA – per avvicinare la storia al grande pubblico e dimostrare che l’antichità non è un capitolo polveroso, ma un racconto avvincente e senza tempo. “Cesare. La conquista dell’eternità” non è solo un nuovo best-seller annunciato, ma un manifesto su come la tecnologia più moderna possa, con la dovuta cura e supervisione, diventare l’alleata più potente della memoria storica.

Di Fantasy