Le immagini generate dall’intelligenza artificiale (IA) stanno diventando sempre più comuni sui social media, spesso guadagnando grande popolarità. Questo ha dato vita alla teoria dell'”Internet morto”, secondo la quale i contenuti creati dall’IA sostituiranno quelli generati dall’uomo online.
The Conversation ha introdotto questa teoria, portando come esempio rappresentativo l’immagine del “Gesù gamberetto”. Si tratta di foto che uniscono un gambero e Gesù, apparse su Facebook e Instagram senza una chiara fonte o spiegazione. Nonostante ciò, molte di queste immagini sono diventate popolari meme, accumulando migliaia di Mi piace e commenti.
Gli esperti collegano questo fenomeno all’idea di un Internet morto, dove le attività online, comprese quelle sui social network, saranno principalmente automatizzate da agenti di intelligenza artificiale. Questo renderebbe sempre più difficile distinguere le attività umane online.
Si ipotizza che i bot, precedentemente utilizzati per generare clic e interazioni, abbiano ora imparato a creare post. Nel caso di Shrimp Jesus, sembra che il bot abbia appreso che questa combinazione di assurdità e religione può attirare l’attenzione.
Si prevede che, con la diffusione degli agenti di intelligenza artificiale, le persone scompariranno gradualmente dal web, lasciando spazio solo alle macchine.
Questo fenomeno solleva preoccupazioni sulla manipolazione delle informazioni online e sulla nostra libertà di espressione sui social media. È importante mantenere uno sguardo critico e scettico mentre navighiamo online, poiché le interazioni e le tendenze possono essere manipolate e sintetizzate.
In definitiva, questa teoria suggerisce che l’Internet che conosciamo e amiamo stia subendo una trasformazione significativa, con l’IA sempre più coinvolta nella creazione e diffusione dei contenuti online.