L’intelligenza artificiale (IA) sta vivendo una rapida diffusione in Italia, con circa 13 milioni di utenti che la utilizzano quotidianamente. Un dato significativo è l’aumento del 65% degli utenti di ChatGPT dall’inizio dell’anno, indicando un crescente interesse verso questa tecnologia.

ChatGPT, sviluppato da OpenAI, è il servizio di IA più utilizzato in Italia, con 11 milioni di utenti su 13 totali. Particolarmente apprezzato dai giovani, il 44,5% degli utenti tra i 15 e i 24 anni e il 34,3% tra i 25 e i 34 anni lo utilizzano regolarmente. Questo strumento viene impiegato per una varietà di scopi, tra cui la scrittura, la programmazione, la traduzione e la ricerca di informazioni.

Al secondo posto tra gli assistenti virtuali più utilizzati in Italia c’è Copilot di Microsoft, con una base di utenti più matura: il 60,8% ha più di 45 anni. Questo strumento è spesso integrato in applicazioni come Word e Excel, offrendo funzionalità avanzate per la produttività.

Un altro strumento di IA, DeepSeek, sviluppato in Cina, ha una presenza più contenuta in Italia, con circa 308.000 utenti. Questo riflette una preferenza marcata per soluzioni sviluppate da aziende statunitensi, come OpenAI e Microsoft.

I giovani italiani sono tra i maggiori utilizzatori di IA, con un’adozione che supera il 40% nella fascia di età 15-34 anni. Questo fenomeno è particolarmente evidente nel settore dell’istruzione, dove gli studenti utilizzano strumenti come ChatGPT per supportare lo studio e la scrittura. Tuttavia, è emerso che molti studenti non sempre verificano criticamente le informazioni fornite da questi strumenti, il che solleva preoccupazioni riguardo allo sviluppo delle competenze cognitive e al pensiero critico.

Il mercato dell’IA in Italia ha raggiunto un valore record di 1,2 miliardi di euro nel 2024, con una crescita del 58% rispetto all’anno precedente. Questo riflette un crescente interesse e investimento in tecnologie basate sull’IA, sia da parte di aziende private che di istituzioni pubbliche.

Di Fantasy