La startup di intelligenza artificiale Cohere emerge dall’ombra con una finanziamento di serie C da 270 milioni di dollari. La società con sede a Toronto ha annunciato recentemente la conclusione di un round di finanziamenti guidato da Inovia, che ha valutato Cohere a oltre 2 miliardi di dollari. Altri importanti partecipanti al finanziamento includono Nvidia, Oracle, Salesforce Ventures e altri nomi di spicco nel settore.

Fin da febbraio, Aidan Gomez, cofondatore e CEO di Cohere AI, aveva espresso la sua frustrazione riguardo al fatto che la società fosse “pazza sotto il radar”. Nonostante i modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) di Cohere fossero considerati altamente competitivi rispetto a quelli di giganti come Google e OpenAI, l’azienda sembrava non ricevere l’attenzione che meritava.

Fondata nel 2019 da Gomez insieme a Ivan Zhang e Nick Frosst, Cohere è una delle numerose società che hanno beneficiato dell’entusiasmo per gli investimenti nell’IA generativa, stimolato anche dagli investimenti di Microsoft nell’ambito di OpenAI. Inoltre, recentemente anche Anthropic, una startup con sede a San Francisco e rivale di OpenAI, ha annunciato una raccolta di fondi di 450 milioni di dollari nel suo round di serie C.

Già nell’ottobre 2022, il Wall Street Journal aveva riportato che Cohere aveva avviato discussioni sia con Google che con Nvidia riguardo a possibili investimenti. La società ha sottolineato che la sua suite AI aziendale è progettata per essere indipendente dal cloud e può essere implementata nell’ambiente cloud esistente dei clienti o nel cloud privato virtuale (VPC) o persino in loco.

La motivazione alla base della fondazione di Cohere risale al 2017, quando Gomez e altri colleghi di Google Brain, coautori del celebre documento sui trasformatori “Attention Is All You Need”, erano frustrati dalla mancanza di adozione esterna dei trasformatori, nonostante la loro ampia diffusione all’interno di Google. Come risultato di questa frustrazione, diversi coautori, tra cui Gomez stesso, hanno deciso di lasciare Google e fondare le proprie startup, con l’obiettivo di portare le tecnologie avanzate come i trasformatori a una più ampia gamma di applicazioni e settori.

Di Fantasy