Nell’era digitale, le aziende si trovano a gestire una quantità crescente di dati provenienti da fonti diverse, spesso distribuiti su piattaforme multi-cloud e utilizzati in applicazioni di intelligenza artificiale, business intelligence e chatbot. Questa complessità può portare a una gestione inefficiente dei dati, con informazioni frammentate e difficoltà nel mantenere aggiornati gli schemi dei dati, compromettendo le prestazioni delle applicazioni a valle.

Per affrontare queste sfide, Connecty AI, una startup con sede a San Francisco, è emersa dalla fase di stealth con un finanziamento di 1,8 milioni di dollari, proponendo una soluzione innovativa: un motore di contesto che analizza e collega in tempo reale diverse fonti di dati all’interno delle pipeline aziendali. Questo approccio consente di catturare una comprensione dettagliata e aggiornata delle operazioni aziendali, facilitando l’automazione dei compiti legati ai dati e fornendo insights accurati e azionabili.

Il motore di contesto di Connecty AI si integra orizzontalmente nelle pipeline di dati, estraendo, collegando, aggiornando e arricchendo le informazioni in tempo reale. Questo processo riduce significativamente il lavoro manuale richiesto per la preparazione, la mappatura e l’analisi esplorativa dei dati, permettendo ai team di concentrarsi su attività strategiche. Secondo i fondatori, Aish Agarwal e Peter Wisniewski, la piattaforma ha già dimostrato di ridurre il lavoro dei team di dati fino all’80%, completando progetti che richiedevano settimane in pochi minuti.

L’adozione di Connecty AI può portare a una gestione più efficiente dei dati, migliorando le prestazioni delle applicazioni aziendali e riducendo il rischio di errori dovuti a informazioni obsolete o incoerenti. Inoltre, la capacità di comprendere il contesto dei dati in tempo reale facilita decisioni più informate e tempestive, offrendo un vantaggio competitivo alle aziende che operano in ambienti dinamici.

Di Fantasy