Reuters ha riportato che un consulente politico è stato incriminato all’inizio di quest’anno per aver effettuato una chiamata falsa durante le elezioni primarie democratiche nel New Hampshire, negli Stati Uniti, fingendosi il presidente Biden.
La Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha multato il consulente politico Steve Kramer di 6 milioni di dollari per il suo coinvolgimento in questo caso. Kramer, mentre lavorava per la campagna del candidato presidenziale democratico Dean Phillips a gennaio, è stato accusato di utilizzare una voce falsa che imitava quella del presidente Biden per diffondere informazioni false, dicendo: “Se voti alle primarie, non potrai votare alle elezioni presidenziali di novembre”.
In seguito a ciò, è stato incriminato per 13 reati, inclusa l’accusa di aver tentato di interferire con il voto mentendo, e altri 11 reati minori.
Kramer ha dichiarato che non c’era alcuna intenzione di danneggiare la campagna di Biden o interferire con le elezioni, ma che ha agito per sollevare la questione della regolamentazione dei deepfake generati dall’intelligenza artificiale.
Inoltre, la FCC ha multato Lingo Telecom di 2 milioni di dollari per aver inviato falsi messaggi telefonici di Kramer ai residenti del New Hampshire.
Jessica Rosenworssel, presidente della FCC, ha commentato: “Se chi chiama sembra essere un politico famoso, una celebrità preferita o un membro familiare, chiunque può essere indotto a credere a qualcosa che non è vero. Questo è il risultato desiderato per gli attori malintenzionati che manipolare le voci”.
Nel frattempo, la FCC sta spingendo per un disegno di legge che specifichi quando l’intelligenza artificiale viene utilizzata nella pubblicità politica, in vista delle elezioni presidenziali americane previste per novembre.