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La Corea del Sud ha compiuto un passo decisivo e strategico nel campo della tecnologia quantistica con l’apertura e l’inaugurazione del National Quantum Fab Research Institute presso il Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) a Daejeon. Questo evento non è solo una cerimonia istituzionale, ma simboleggia l’impegno massiccio del Paese a posizionarsi all’avanguardia in un settore che, come sottolineato dal Presidente del KAIST, Lee Kwang-hyung, è destinato a determinare la supremazia tecnologica futura a livello globale.

L’istituto è il risultato di un’iniziativa congiunta tra il Ministero della Scienza e delle ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) e l’Agenzia Nazionale per la Promozione dell’Industria IT, che lo scorso anno hanno selezionato il KAIST come organizzazione capofila per il progetto quantum fab. La realizzazione di questa struttura è sostenuta da un finanziamento significativo, che vede il Governo Metropolitano di Daejeon contribuire con ben 20 miliardi di won per la costruzione dell’edificio di ricerca.

Il nuovo Quantum Fab Research Building, la cui ultimazione è prevista per il 2027, si estenderà su una superficie totale di 2.498 metri quadrati e ospiterà un’infrastruttura di ricerca senza precedenti. Entro il 2031, il progetto prevede un investimento complessivo che supererà i 45 miliardi di won, derivanti da finanziamenti del governo nazionale, delle amministrazioni locali e dello stesso KAIST. Questa iniezione di capitale è destinata a dotare il centro di una tecnologia all’avanguardia indispensabile per la fabbricazione e l’analisi dei dispositivi quantistici.

Il cuore pulsante del nuovo istituto sarà la più grande fabbrica di camere bianche (clean room) a spazio aperto in Corea interamente dedicata ai dispositivi quantistici. Le camere bianche, che verranno allestite al primo e al terzo piano dell’edificio, sono ambienti rigorosamente controllati essenziali per lavorare con materiali e componenti sensibili alla scala nanometrica, tipica dei chip quantistici.

In queste strutture sarà installata in sequenza un’impressionante dotazione di oltre 37 apparecchiature all’avanguardia. Questa strumentazione è fondamentale per supportare le tecnologie di elaborazione necessarie per sviluppare le diverse piattaforme quantistiche in fase di studio a livello mondiale, tra cui quelle basate su fotoni, difetti puntiformi e atomi neutri. La capacità di fabbricare e testare queste diverse piattaforme in un unico, vasto ambiente è un fattore chiave per accelerare l’innovazione e la sperimentazione.

Un elemento distintivo della KAIST Quantum Fab è il suo modello di “funzionamento completamente aperto”. Questo approccio mira a incoraggiare la collaborazione, consentendo ai ricercatori esterni al KAIST di implementare direttamente i loro processi e di accedere alle attrezzature senza barriere eccessive. Il concetto di “Fab aperta” è vitale per costruire un ecosistema quantistico nazionale robusto, poiché permette la condivisione di risorse costose e complesse, democratizzando l’accesso alla fabbricazione di dispositivi quantistici.

Oltre all’accesso fisico, l’istituto si impegna a rafforzare i programmi per gli utenti, organizzando attività formative e workshop. Queste iniziative sono pensate per creare una nuova generazione di scienziati e ingegneri quantistici, garantendo che le competenze necessarie per sfruttare questa infrastruttura all’avanguardia siano diffuse in tutto il Paese. Il Presidente Lee ha ribadito l’importanza della collaborazione sinergica tra industria, mondo accademico e istituti di ricerca per rafforzare la competitività complessiva della Corea nel settore quantistico, assicurando che questo investimento si traduca in risultati concreti sulla scena tecnologica mondiale.

Di Fantasy