Negli ultimi sei mesi, il panorama delle ricerche online negli Stati Uniti ha subito cambiamenti significativi, con ChatGPT che ha rapidamente guadagnato terreno rispetto ai tradizionali motori di ricerca come Google e Bing. Secondo un recente sondaggio condotto da Evercore ISI, ChatGPT è ora utilizzato dal 5% degli utenti come principale strumento di ricerca, un incremento notevole rispetto all’1% registrato a giugno.
Questo aumento coincide con l’introduzione da parte di OpenAI, il 30 ottobre, della funzione “ChatGPT Search”, che consente ricerche in tempo reale, e con il lancio di GPT-4o a maggio, che ha portato a un incremento degli utenti attivi settimanali da 100 milioni a 300 milioni. Di conseguenza, ChatGPT ha superato Bing di Microsoft, che detiene una quota del 4%. Nel frattempo, la quota di mercato di Google è scesa dall’80% al 78%, una diminuzione modesta ma indicativa di una tendenza emergente.
Un aspetto particolarmente interessante è che, nella ricerca di prezzi di prodotti online, ChatGPT ha superato Google del 4%. Inoltre, gli utenti di chatbot AI come ChatGPT o Gemini effettuano il 53% di ricerche in più rispetto a chi non li utilizza, e il 71% di essi ritiene che i chatbot migliorino l’esperienza di ricerca. Tuttavia, per gli acquisti online, Google rimane la piattaforma preferita, suggerendo che il calo della sua quota di mercato sia principalmente legato alle ricerche di informazioni generali.
Mark Mahaney, analista di Evercore, ha sottolineato che una quota dell’1% nel mercato delle ricerche può generare circa 2 miliardi di dollari di entrate annuali. Tuttavia, ha anche osservato che per i nuovi entranti è difficile replicare rapidamente il modello di business di Google. Microsoft, ad esempio, genera miliardi di dollari di entrate annuali con una quota di mercato del 4%. Questo spiega l’interesse di OpenAI nell’introdurre pubblicità per gli utenti gratuiti, al fine di monetizzare la crescente base di utenti.
L’ascesa di ChatGPT sta rimodellando il settore delle ricerche online, sfidando il dominio di lunga data di Google e Bing: con l’integrazione di ChatGPT negli iPhone grazie a un accordo con Apple, è probabile che questa tendenza continui, portando a ulteriori evoluzioni nel modo in cui gli utenti cercano informazioni online.