Le capacità di podcasting di un deepfake Joe Rogan stanno causando ansia al vero Rogan. La nuova Joe Rogan AI Experience è diventata virale e la sua sceneggiatura, composta da ChatGPT e cloni vocali generati sinteticamente, del podcast di grande successo, segnalano a Rogan che il futuro “diventerà molto scivoloso”.
Nel primo episodio del podcast deepfake, l’imitazione AI di Rogan intervista una versione artificiale del CEO di OpenAI, Sam Altman, per una discussione metafiction sulla tecnologia AI generativa che rende possibile il podcast. Le voci sintetiche esprimono stupore e preoccupazione mentre discutono dell’etica di una canzone di Eminem generata dall’intelligenza artificiale e se Elon Musk può usarla per costruire robot e colonizzare Marte. Al momento ci sono solo due episodi dello spettacolo deepfake. Il secondo episodio vede Rogan AI intervistare l’ex presidente Donald Trump, in una mossa garantita per mantenere la viralità dello spettacolo.
ChatGPT ha scritto la sceneggiatura, ma il creatore non ha condiviso ciò che ha usato per sintetizzare le voci. Ci sono molte opzioni, poiché ogni avvio di voce sintetica sembra includere Rogan come primo esempio e demo. Ciò potrebbe essere dovuto alla sua popolarità, ma probabilmente anche perché esiste un enorme database di lui che parla nel suo programma. Questo non è il primo podcast AI Rogan o la canzone deepfake di Eminem. Il DJ francese David Guetta ha creato e suonato una canzone di Eminem scritta ed eseguita da AI in alcuni dei suoi recenti spettacoli, chiamandola “Emin-AI-em”. Lo sviluppatore di voci sintetiche Play.ht ha pubblicato (anche se in seguito ha dovuto eliminarlo) un programma di interviste a Rogan generato dall’intelligenza artificiale chiamato Podcast.ai. Il primo episodio presentava una conversazione immaginaria tra Rogan e il fondatore di Apple Steve Jobs, scritta dal modello di linguaggio GPT-3 di OpenAI, con Play.ht che clonava le loro voci con il suo generatore di sintesi vocale Peregrine.