Google Cloud ha recentemente introdotto uno strumento rivoluzionario progettato per sviluppare “chatbot di ricerca interattivi”, sfruttando le capacità dei Large Language Models (LLM). Questo innovativo servizio è parte di un’iniziativa strategica volta a penetrare e servire meglio una varietà di settori industriali, successiva al lancio di uno specifico strumento di ricerca AI per i professionisti del settore sanitario.
Secondo quanto riportato da Silicon Angle, Google Cloud ha effettuato un importante aggiornamento alla sua piattaforma “Vertex AI Search”, incentrata sulla ricerca di informazioni. Con questo aggiornamento, gli sviluppatori avranno la possibilità di costruire applicazioni di chatbot per la ricerca conversazionale in tempi significativamente ridotti, da settimane a giorni o ore. Grazie a questa evoluzione, il Large Language Model di Google Cloud potrà assistere efficacemente nella ricerca di informazioni su ampia scala.
Le nuove feature di Vertex AI Search comprendono la possibilità di personalizzare la ricerca e di ottimizzarla, nonché l’integrazione di nuovi modelli di classificazione che possono gestire sia immagini sia video, tra le altre funzionalità. Un’altra innovazione di rilievo è l’introduzione di una funzione per contrastare le cosiddette “allucinazioni” dell’AI.
Utilizzando le nuove capacità generative dell’intelligenza artificiale, le aziende sono ora in grado di potenziare i loro servizi di assistenza clienti tramite chat. Per esempio, un ospedale potrebbe integrare un chatbot per facilitare ai medici l’accesso e la comunicazione con le cartelle cliniche. Quando invece il chatbot è impiegato in ambienti rivolti al paziente, esso viene personalizzato per comunicare in termini più accessibili e meno tecnici.
Inoltre, lo scorso mese Google ha lanciato un servizio ottimizzato per il settore medico e le scienze della vita, sfruttando la tecnologia Vertex AI Search. L’LLM permette agli utenti di estrarre informazioni cliniche da database interni e di navigare i record dei pazienti attraverso query in linguaggio naturale.
La versatilità del servizio permette di adattarlo anche ad altri ambiti, quali il retail, l’ospitalità, le agenzie governative e le organizzazioni non profit.
L’aggiornamento include anche l’introduzione di incorporamenti semantici che supportano la ricerca di contenuti come testo, immagini e video, facilitando la moderazione dei contenuti e la ricerca semantica multimodale.
Per affrontare il problema delle “allucinazioni” che spesso si presentano nei Large Language Models, Google ha integrato una funzionalità che consente di verificare i risultati attraverso set di dati affidabili come Wikipedia.
Lisa O’Malley, direttore senior della gestione dei prodotti presso Google Cloud, ha sottolineato l’expertise dell’azienda nello sviluppo di strumenti avanzati per il recupero di informazioni e la ricerca approfondita. “Siamo convinti che le nostre competenze possano essere trasferite con successo anche nei nostri strumenti di AI generativa e LLM, offrendo risultati estremamente efficaci”, ha dichiarato.
Esempi di questa tecnologia sono già stati osservati in campo. Forbes ha implementato Vertex AI Search per creare “Adelaide”, uno strumento di ricerca di notizie basato sull’intelligenza artificiale, attualmente in fase di beta testing. Questo strumento consente di ricevere raccomandazioni di notizie personalizzate e di generare sintesi dall’ampio archivio di contenuti di Forbes.