Google sta per lanciare Gemini Ultra entro la prossima settimana, come riportato in un documento condiviso da un utente su X. Inoltre, Google sta preparando il terreno per cambiare il nome di Bard in “Gemini”, per allinearne il nome con il suo modello sottostante.
Il registro delle modifiche, datato 7 febbraio, è stato condiviso dallo sviluppatore di app Android Dylan Roussel e specifica che il rilascio del piano a pagamento Gemini Advanced avverrà simultaneamente. Nel documento, si fa anche riferimento al prossimo lancio di un’app Gemini dedicata per dispositivi Android.
Per accedere a Gemini Ultra, gli utenti dovranno sottoscrivere il piano a pagamento Gemini Advanced, che sarà disponibile in oltre 150 Paesi e territori. Gemini Ultra offrirà funzionalità multimodali, avanzate capacità di codifica e la possibilità di analizzare documenti, file e dati.
Nello screenshot del registro delle modifiche condiviso da Dylan Roussel, si menziona l’approvigionamento imminente dell’app Gemini per Android. Questa app integrata con le app Google come Gmail, Maps e YouTube semplificherà le attività sugli smartphone. Offrirà un’interazione attraverso testo, voce o immagini per una maggiore comodità.
Gli utenti interessati a chattare con Gemini su dispositivi Android potranno scaricare l’app Gemini direttamente dal Google Play Store, mentre su dispositivi iOS sarà disponibile attraverso l’app Google.
Google aveva già lanciato Gemini lo scorso dicembre. Secondo il documento tecnico diffuso da Google, Gemini Ultra ha superato GPT-4 in 7 dei 8 test benchmark e rappresenta il primo modello in grado di superare gli esperti umani nell’ambito della comprensione linguistica multitasking su larga scala (MMLU). È importante notare che Gemini Ultra utilizza COT@32, anziché il metodo di apprendimento a 5 colpi.
Inoltre, Gemini Ultra ha superato GPT-4V (visione) in tutti e 10 i benchmark relativi all’interpretazione delle immagini. Recentemente, Google ha aggiornato Bard alla versione Gemini Pro, che offre la generazione di testo in immagini basata sul modello Imagen-2, considerato superiore al DALL·E2 di OpenAI.