Google ha lanciato il progetto Green Light per affrontare i problemi di traffico di Bangalore, la città nota per i suoi ingorghi. L’idea è nata da Dotan Emanuel, un ricercatore di Google, che ha notato l’opportunità durante una cena con sua moglie. Questo progetto mira a ottimizzare i semafori nelle città utilizzando l’intelligenza artificiale e i dati di guida di Google Maps per ridurre le emissioni dei veicoli e migliorare la mobilità urbana.
Attualmente, Green Light è attivo in 13 città globali, tra cui Rio, Amburgo, e Seattle. Utilizzando l’IA, il sistema può modellare il traffico stradale e dare consigli intelligenti agli ingegneri del traffico per migliorare il flusso veicolare. I primi risultati mostrano una riduzione del 30% delle fermate e del 10% delle emissioni agli incroci, un risparmio significativo di carburante e un’importante riduzione delle emissioni.
Inoltre, Google ha affrontato il problema del “traffico fantasma” con la sua tecnologia brevettata di rilevamento e evitamento del traffico fantasma. Questo sistema utilizza dati dai sensori dei veicoli e delle infrastrutture per identificare aree congestionate e suggerire ai conducenti la velocità ottimale per ridurre la congestione non necessaria.
Recentemente, Google ha collaborato con la polizia stradale di Bangalore introducendo funzionalità come Street View per fornire aggiornamenti in tempo reale e percorsi alternativi per ridurre la congestione. Questo progetto sembra promettente per affrontare i problemi di traffico non solo a Bangalore, ma anche in altre città.
Tuttavia, Google non è l’unico attore in questo spazio. A Nashville, un esperimento ha coinvolto oltre 100 veicoli dotati di sistemi di controllo basati sull’intelligenza artificiale per risolvere il problema del traffico fantasma. Il futuro sembra eccitante e pieno di promesse nel campo della gestione del traffico urbano.