Google ha recentemente lanciato ImageFX, uno strumento di generazione di immagini basato sull’intelligenza artificiale. Questo strumento si avvale dell’interfaccia utente basata su prompt di ImageFX per creare e modificare immagini. ImageFX si basa su Imagen 2, un modello di generazione di immagini AI sviluppato dal team DeepMind di Google, e si pone in linea con altre soluzioni simili come Microsoft Designer, Meta’s Imagine con Meta AI, Midjourney e DALL-E 3 di OpenAI. La caratteristica distintiva di ImageFX sono i suoi “chip espressivi”, una serie di suggerimenti di parole chiave che permettono agli utenti di esplorare nuove dimensioni creative nelle loro opere e idee.
Google ha descritto ImageFX come uno strumento incentrato sulla sperimentazione e la creatività, consentendo agli utenti di generare immagini attraverso semplici messaggi di testo e modificarle usando i chip espressivi. Inoltre, Google ha implementato misure per prevenire l’uso improprio di ImageFX, come “tutele tecniche” contro contenuti problematici quali materiale sessualmente esplicito, violento o offensivo. ImageFX include anche un filtro a livello di prompt per limitare l’uso di immagini di “persone nominate”, probabilmente riferito alle celebrità.
Google ha anche annunciato che molti dei suoi prodotti e servizi, tra cui la nuova generazione di esperienze di ricerca IA e la famiglia di servizi IA gestiti Vertex AI, inizieranno a utilizzare Imagen 2. Questo componente della suite GenAI di Google per la produttività è stato integrato in SGE (Search Generative Experience), supportando la conversione di testo in immagine in Google Ads e Duet AI in Workspace. Imagen 2 è ora utilizzato da SGE per generare immagini, con strumenti di generazione di immagini disponibili per i consumatori in Google Image Search dallo scorso ottobre. Nell’esperienza conversazionale di SGE, gli utenti possono richiedere quattro opzioni di immagine inserendo un prompt che descrive il tipo di immagine desiderato.