La capacità degli agenti AI di comunicare e collaborare in modo efficace è fondamentale per sfruttare appieno il loro potenziale. Riconoscendo questa esigenza, Google ha recentemente presentato il protocollo Agent2Agent (A2A), un’iniziativa volta a standardizzare la comunicazione tra agenti AI, promuovendo l’interoperabilità e la collaborazione tra sistemi diversi.​

Il 9 aprile 2025, Google ha annunciato ufficialmente il protocollo A2A, sviluppato in collaborazione con oltre 50 partner tecnologici, tra cui Atlassian, Box, Cohere, Intuit, LangChain, MongoDB, Salesforce, SAP, ServiceNow, UKG e Workday. Questo protocollo mira a facilitare la comunicazione tra agenti AI, permettendo loro di scambiarsi informazioni in modo sicuro e coordinare azioni su diverse piattaforme e applicazioni aziendali. ​

Nello sviluppo dell’A2A, Google ha adottato cinque principi chiave:​

  • Capacità Agenti-Centriche: Il protocollo è progettato per consentire agli agenti di collaborare in modalità naturali e non strutturate, anche quando non condividono memoria, strumenti o contesto.​
  • Fondamento su Standard Esistenti: A2A si basa su standard consolidati come HTTP, SSE e JSON-RPC, facilitando l’integrazione con le infrastrutture IT esistenti.​
  • Sicurezza per Default: Il protocollo supporta meccanismi di autenticazione e autorizzazione di livello enterprise, garantendo la sicurezza nelle comunicazioni tra agenti.​
  • Supporto per Compiti a Lungo Termine: A2A è progettato per gestire attività che richiedono tempo, offrendo feedback in tempo reale e aggiornamenti sullo stato delle operazioni.​
  • Indipendenza dalla Modalità: Il protocollo supporta diverse modalità di comunicazione, inclusi testo, audio e video, adattandosi alle esigenze specifiche degli agenti e degli utenti.​

A2A facilita la comunicazione tra un “client agent” e un “remote agent”. Il client agent formula e comunica un compito, mentre il remote agent esegue l’azione richiesta. Le principali funzionalità del protocollo includono:​

  • Scoperta delle Capacità: Gli agenti possono pubblicizzare le loro capacità attraverso una “Agent Card” in formato JSON, permettendo al client agent di identificare l’agente più adatto per un determinato compito.​
  • Gestione dei Compiti: La comunicazione tra agenti è orientata al completamento di compiti specifici, con definizione dei cicli di vita dei task.​
  • Collaborazione: Gli agenti possono scambiarsi messaggi contenenti contesto, risposte, artefatti o istruzioni per coordinare le attività.​
  • Negoziazione dell’Esperienza Utente: Ogni messaggio include “parti” con specificati tipi di contenuto, permettendo agli agenti di negoziare il formato più appropriato per l’interazione.​

Immaginiamo un responsabile delle assunzioni che utilizza una piattaforma come Agentspace. Il responsabile può incaricare un agente di trovare candidati che corrispondano a specifiche esigenze di lavoro. Questo agente, utilizzando A2A, può collaborare con altri agenti specializzati per cercare profili su diverse piattaforme, restituendo suggerimenti pertinenti e coordinando ulteriori azioni come la programmazione di colloqui. ​

L’introduzione di A2A segna un passo significativo verso un’era di maggiore interoperabilità tra agenti AI, promuovendo l’innovazione e l’efficienza nei processi aziendali. La collaborazione con numerosi partner tecnologici e fornitori di servizi sottolinea l’impegno di Google nel creare un ecosistema aperto e standardizzato per la comunicazione tra agenti. Questo approccio mira a superare le sfide legate alla frammentazione dei sistemi e a favorire l’adozione diffusa di soluzioni AI collaborative e integrate.

Di Fantasy