Google ha recentemente presentato Veo 2, la versione aggiornata del suo modello di generazione video basato sull’intelligenza artificiale, progettato per creare video di alta qualità a partire da prompt testuali o immagini. Questa mossa posiziona Google in diretta competizione con Sora di OpenAI, un altro generatore di video AI lanciato di recente.
Veo 2 si distingue per una comprensione approfondita della fisica del mondo reale e delle sfumature dei movimenti ed espressioni umane, producendo video che raggiungono risoluzioni fino a 4K. Inoltre, il modello è in grado di interpretare il linguaggio cinematografico, permettendo agli utenti di specificare generi, lenti ed effetti cinematografici per ottenere risultati personalizzati.
Attualmente, Veo 2 è accessibile tramite la piattaforma VideoFX di Google Labs, disponibile su base limitata attraverso una lista d’attesa. Gli utenti interessati devono registrarsi tramite un modulo Google e attendere l’approvazione per l’accesso.
Il lancio di Veo 2 arriva poco dopo la pubblicazione di Sora da parte di OpenAI, un modello di generazione video AI che ha attirato l’attenzione di creatori di contenuti e cineasti. Sora, disponibile per gli abbonati a pagamento, consente la creazione di video a partire da input testuali o immagini, con una durata compresa tra 10 e 20 secondi e risoluzioni che vanno da 480p a 1080p.
Google afferma che, in test interni, Veo 2 ha ottenuto punteggi di preferenza del pubblico e aderenza ai prompt superiori rispetto a Sora e ad altri modelli AI concorrenti. Tuttavia, riconosce che il modello può ancora presentare occasionali “allucinazioni”, come la generazione di dita extra, ma promette che tali imperfezioni sono meno frequenti rispetto alle versioni precedenti.
Per garantire l’integrgenerati, i video creati con Veo 2 includeranno il watermark digitale SynthID di Google, che identifica i contenuti generati dall’AI. Questa misura mira a prevenire la diffusione di disinformazione e a mantenere standard etici nella distribuzione dei media.