Hebbia, con sede a New York, ha annunciato di aver raccolto 130 milioni di dollari in finanziamenti di serie B da investitori come Andreessen Horowitz, Index Ventures, Peter Thiel e il ramo di capitale di rischio di Google. La startup mira a semplificare l’utilizzo dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per migliorare la produttività aziendale, focalizzandosi sul recupero delle informazioni da vari tipi di dati.
Fondata nel 2020, Hebbia offre un’interfaccia LLM nativa che permette alle aziende di estrarre valore dai dati in modo efficiente, indipendentemente dalla loro forma o dimensione. L’azienda collabora già con grandi nomi nel settore finanziario, come hedge fund e banche d’investimento, e prevede di espandere la sua tecnologia ad altre industrie nel prossimo futuro.
Il CEO George Sivulka ha sottolineato l’importanza di costruire prodotti basati sull’intelligenza artificiale che possano veramente rivoluzionare il modo in cui le aziende operano quotidianamente. Hebbia ha introdotto Matrix, un agente AI collegato a LLM progettato per gestire domande complesse basate su una vasta gamma di documenti interni, inclusi PDF, fogli di calcolo e documenti Word, con un contesto infinito.
Matrix suddivide le richieste in azioni più gestibili per il modello LLM sottostante, consentendo di analizzare grandi quantità di dati e fornire risposte strutturate e pertinenti. Con oltre 1.000 casi d’uso attualmente in produzione, Hebbia ha dimostrato il suo valore in settori diversi, dall’industria finanziaria alla difesa.
Nonostante il successo, Hebbia si trova in un mercato competitivo con altre aziende, come Glean e Vectara, che stanno esplorando soluzioni simili per migliorare l’efficienza e la produttività attraverso l’intelligenza artificiale. Con il nuovo finanziamento, Hebbia mira a consolidare il suo lavoro e ad attirare ulteriori clienti desiderosi di ottimizzare l’accesso e l’uso delle conoscenze aziendali tramite tecnologie avanzate di LLM.