Il Comitato consultivo del Centro internazionale per la creatività e lo sviluppo sostenibile (ICCSD), sotto gli auspici dell’UNESCO, ha tenuto una conferenza ibrida per esplorare le applicazioni dell’intelligenza artificiale (AI) in diversi settori.
Durante l’evento, esperti provenienti da varie discipline si sono riuniti per discutere del potenziale della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale nel rafforzare la conservazione del patrimonio culturale. Shahbaz Khan, Direttore dell’Ufficio UNESCO di Pechino, ha sottolineato i significativi progressi compiuti dall’ICCSD in questo campo.
Inoltre, Richard Leaver, uno scienziato di intelligenza artificiale e Fellow della Royal Society, ha illustrato i più recenti progressi offerti da ChatGPT, evidenziandone le implicazioni tecniche e i vantaggi per individui e comunità.
Jian Haifang, ricercatore presso l’Institute of Semiconductors (IOS) e direttore della Division of Science and Technology Management and Achievements presso l’Accademia cinese delle scienze (CAS), ha presentato il lavoro del suo team nell’applicazione della tecnologia di percezione e riconoscimento di immagini e suoni multimodali per identificare e analizzare in modo intelligente gli uccelli selvatici in Cina, in diverse città e riserve naturali. I risultati del loro lavoro hanno portato a nuovi strumenti scientifici e tecnologici che beneficiano sia i ricercatori di uccelli che gli ambientalisti, migliorando significativamente l’efficienza del monitoraggio della biodiversità e degli sforzi di conservazione.
Infine, Zhu Xufeng, professore e preside della School of Public Policy and Management presso la Tsinghua University, ha condiviso i risultati di uno studio condotto dal suo team su oltre 400 casi in tutto il mondo, focalizzati sul potenziale dell’IA nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Oltre a sottolineare il ruolo fondamentale dell’intelligenza artificiale nella promozione dello sviluppo sostenibile, Zhu ha evidenziato due preoccupazioni cruciali. In primo luogo, ha sollevato l’importante questione del consumo energetico delle industrie legate all’intelligenza artificiale, come i data center e le strutture di stoccaggio, sottolineando la necessità di adottare misure di risparmio energetico in questi settori. In secondo luogo, ha espresso preoccupazione riguardo al potenziale ampliamento del divario digitale causato dall’intelligenza artificiale, il quale potrebbe accentuare le disuguaglianze sociali.