Una nuova startup italiana nel campo dell’intelligenza artificiale (AI) sta emergendo come unicorno, dopo il successo di Mistral AI e Holistic AI in Francia e di DeepL in Germania.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, la startup italiana iGenuis sta attualmente cercando di raccogliere finanziamenti per un valore di 650 milioni di euro, valutando l’azienda a 1,7 miliardi di euro.
La società, con sede a Milano, ha già ottenuto finanziamenti da investitori come Angel Capital Management e Urizen Asset Management, per un valore stimato di 1,05 miliardi di euro.
iGenuis ha lanciato “Italia”, un Large Language Model (LLM) basato su open source, progettato per l’uso nel settore dei servizi finanziari. Ulzan Sharka, CEO di iGenuis, ha dichiarato: “Stiamo collaborando con aziende come Allianz, Aon, Enel e Intesa Sanpaolo e puntiamo a raggiungere un fatturato ricorrente annuo di 20 milioni di euro entro la fine del 2024”.
Tuttavia, l’Italia è più conosciuta per le sue regolamentazioni sull’IA che per le startup nel settore. Nel marzo dello scorso anno, l’autorità di regolamentazione della protezione dei dati personali è stata il primo organismo dell’Unione Europea a bloccare l’accesso a ChatGPT di OpenAI, citando preoccupazioni riguardanti la raccolta non autorizzata di dati degli utenti. Inoltre, a marzo di quest’anno, è stata avviata un’indagine sulla privacy riguardante l’IA utilizzata per creare video da parte di OpenAI.