Immagina un’impresa italiana, magari una PMI con un cuore tecnologico pulsante ma risorse limitate. Non basta la volontà di innovare; serve uno strumento potente, accessibile, che non richieda un esercito di sviluppatori. È esattamente qui che entra in gioco INNOVA-AI, la piattaforma lanciata da Mare Engineering Group, ora approvata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), pronta a trasformare i Data Lake aziendali in una promessa concreta di crescita data-driven.
La prima cosa che colpisce di INNOVA-AI è la sua anima no-code. Non serve sapere programmare: l’utente, in pochi passi, può caricare i suoi dati – anche quelli non strutturati – e iniziare a estrarne insight strategici. Un’assistenza quasi silenziosa ma potente, capace di scoprire pattern, flussi o anomalie dentro montagne di dati che rischiavano di rimanere inascoltati.
L’approvazione del MIMIT non è solo una buona notizia: è un riconoscimento politico e tecnologico. Il progetto triennale gode di un budget complessivo di circa 4,05 milioni di euro, di cui 1,01 milioni come contributo diretto e altri 2,03 milioni come finanziamento agevolato grazie al Fondo Crescita Sostenibile – Fondo Rotativo Imprese “Specializzazione Intelligente”.
Nel cuore di INNOVA-AI c’è un impegno forte verso la tutela dei dati. L’approccio è costruito secondo principi di privacy-by-design e security-by-design: le imprese mantengono il pieno controllo sui dati e sui risultati prodotti. Come sottolinea Marco Bellucci, Chairman e Responsabile R&S di Mare Group, l’obiettivo è promuovere un’IA europea che metta al centro la riservatezza e la sovranità digitale dei nostri territori.
INNOVA-AI ha un’architettura modulare pensata per adattarsi a contesti diversi. Dalla logistica all’industria, passando per i servizi, la piattaforma si pone come pilastro di una digitalizzazione sostenibile, pronta a supportare analisi operative, previsione di trend, ottimizzazione delle scorte o identificazione di inefficienze.